Sebbene questa partita sia stata anticipata alle ore 14:30 del mercoledì e nonostante il Barletta sia reduce da una serie di risultati negativi figli di altrettante prestazioni opache della squadra biancorossa, il pubblico barlettano risponde ancora una volta alla grandissima, affollando gli spalti del Puttilli come se si giocasse di domenica e come se la squadra fosse ancora pienamente in corsa per il titolo. In particolare la Curva Nord risulta gremita in ogni ordine di posti e con i primi cori intonati, gli ultras sottolineano la vicinanza alla squadra e il sostegno incondizionato per la maglia a prescindere, appunto, dalle contingenze che hanno portato a una flessione anche fisiologica, se vogliamo, dopo l’esaltante campionato fin qui condotto.

Ottima la prova odierna della Nord che tifa incessantemente per tutta la gara, anzi già da diversi minuti prima rispetto al fischio di inizio del match. I cori sono spesso prolungati e sempre accompagnati da braccia alzate al cielo. Ininterrotto risulta, inoltre, lo sventolio dei bandieroni sebbene il forte vento non dia assolutamente una mano.

Capitolo ospiti: la trasferta è stata vietata per motivi di ordine pubblico e qui mi preme sottolineare la disparità di trattamento rispetto alla partita di andata quando i vertici dell’ordine pubblico decisero di assegnare ai sostenitori barlettani “appena” cento biglietti poi portati fortunatamente a cinquecento… Situazioni, purtroppo, all’ordine del giorno in questo periodo storico in cui l’unico approccio è quello di proibire e punire, se non addirittura defilarsi dal proprio dovere civico ed istituzionale di gestire l’ordine pubblico.

Anche oggi sul terreno di gioco si registra una scialba prestazione del Barletta con la compagine ospite che risulterà poi vittoriosa per quattro reti ad una. Ma questo aspetto passa davvero in secondo piano se si pensa allo spettacolo sugli spalti che, anche in questa circostanza, gli ultras barlettani hanno saputo regalare. Insomma, tirando le somme, anche se la squadra conferma tutte le sue difficoltà, la Curva Nord è ancora una volta sugli scudi.