Quella fra Barletta-Casarano è una di quelle partite che rievocano ricordi di un altro calcio in cui certi classici di provincia riportano alla mente squadre che si fronteggiavano senza esclusione di colpi davanti a spalti traboccanti di passione. Oggi tutto sommato quei tempi sembrano essere ritornati in auge a guardare la risposta in termini di numeri del “Puttilli”, il tutto condito da una splendida giornata di sole che allietano viaggio e partita.

Oltre alla conferma numerica dei padroni casa, che quest’anno si sono dimostrati senza mezzi termini i migliori della categoria, da Casarano gli ultras arrivano quasi a ridosso della partita, dimostrandosi subito carichi e decisi esplodendo qualche petardo e rompendo subito gli indugi con sfottò prontamente ricambiati dalla curva di casa. Indubbiamente buona la loro prova, favorita anche dal doppio vantaggio iniziale. Belle manate, cori a ripetere e tifo che si mantiene sempre costante.

Nonostante il doppio svantaggio, la Curva barlettana è davvero massiccia, specie in quei frangenti in cui i lanciacori riescono a trascinare l’intero settore e a sua volta la squadra, che ribalta completamente il risultato con l’ovvia ripercussione sull’umore della tifoseria anche se dopo cinque minuti Casarano la raddrizza. Finisce così una partita che è stata una vera girandola di emozioni, in campo e sugli spalti. Uno spot per il calcio in cui alla fine ne giovano tutti. Se solo tutti capissero che il tifo va incentivato e non mortificato, ci sarebbero più stadi brulicanti come questo in giro per il paese e meno lamentele per la morte del calcio di cui spesso i primi carnefici sono le stesse persone che lo piangono.

Massimo D’Innocenzi