Vorrei partire da una considerazione personale. Non vuole essere una scusante ma un modo per guardare e analizzare più a fondo la realtà della piazza di Barletta. Ultras a parte, che invero sono la cosa più importante, il resto della tifoseria sta vivendo questa stagione con un appagamento che sta sfociando in una apatia piuttosto prolungata, perché con una promozione ormai virtualmente acquisita (+16 sulla seconda), l’ennesimo campionato di Eccellenza, senza una vera avversaria e con la temperatura vicina allo zero, nel pomeriggio di ieri abbiamo registrato il minimo storico in campionato dall’apertura del “Puttilli” nel settembre 2022. Si registrano poco più di un migliaio di presenti, ai quali si aggiungono la trentina di tifosi sopraggiunti da Corato. Preferire l’aria gelida in una partita di Eccellenza, anteponendola al tepore casalingo domenicale, è da veri eroi. O da veri tifosi, se vogliamo. Ed è per questo, che questa gente merita solo rispetto.

Come risultato che ne consegue dall’equazione “tifologica”, sommando decibel, qualità e livello canoro siamo sempre su alti livelli. Un paradosso, ma tenendo sempre in considerazione le proporzioni, il tutto risulta in assoluta controtendenza rispetto ai freddi numeri relativi agli spettatori totali. Cori potenti grazie anche agli ultras che si sono tutti concentrati nella parte centrale. La presenza in curva dei ragazzi di Salisburgo ha creato il solito clima di fratellanza incentivando la compattezza e la voglia di dimostrare. Il Cucs in gradinata, a sua volta, ha offerto la solita prova generosa: non è facile tifare in 20-30 persone ed essere costanti e loro ci riescono, quindi un plauso per loro.

I coratini, invece, arrivano a Barletta in una trentina di unità, dimostrando grande attaccamento alla squadra della propria città. Provano a fare la loro parte, esprimendo un tifo costante, sempre a sostegno della squadra, mentre più tardi sfoggiano uno striscione inedito (CORATO) che, nella ripresa, sovrappongono a quello della VECCHIA GUARDIA che campeggiava nel primo tempo, illuminando gli occhi del teschio centrale con un gioco di luci a intermittenza.

Si segnalano infine altri due striscioni, uno della Curva Nord di casa per salutare i gemellati di Salisburgo, l’altro coratino a sottolineare il legame fra tifosi e squadra. L’epilogo del campo vede l’ennesimo monologo del Barletta che vince per 4-1 confermandosi padrone assoluto della classifica e del suo destino.

Testo di Luigi Lewis Putignano
Foto di Luigi Lewis Putignano e Vincenzo Fasanella