Doverosa premessa. Essere reporter e documentare ciò che a noi di Sport People piace e riesce meglio – ovvero raccontare le curve italiane – non è facile. Di base già ci interfacciamo con un target di lettori molto esigenti, dobbiamo poi mostrare il doppio della professionalità con le società, i commissari di campo e tutti gli altri addetti ai lavori proprio per il pregiudizio che da sempre accompagna gli ultras, considerati dal popolino solo come violenti e ignoranti quindi, di rimando e per osmosi, tale etichetta vale anche per chi a loro si interessa. Eppure negli anni (andiamo verso i ventidue, per la cronaca…) possiamo dire con orgoglio di esserci ritagliati la nostra fetta di notorietà e autorevolezza, in Italia e anche all’estero dove altissimo è l’interesse per gli ultras. Allo stesso tempo rendendo sempre onore a tutte le realtà calcistiche e alle tifoserie incontrate e raccontate. Barletta compresa, che abbiamo accompagnato nei giorni tristi così come in momenti anche più alti di questa pur onorevole finale di Coppa Italia di Eccellenza, contribuendo a darle notorietà anche se, ovviamente, i primi artefici del proprio destino sono loro stessi.
Per questo vedersi precludere la possibilità di partecipare a questa giornata lascia l’amaro in bocca, ma di certo non ci ha sconfitti. Delude la tempistica del diniego arrivata a poche ore dal calcio d’inizio a viaggio già pianificato. Non abbiamo bisogno di medicare un accredito, non a caso alla fine abbiamo comprato un biglietto pur di esserci, perché la passione ti spinge ad andare oltre, ma sarebbe bello che il rispetto fosse reciproco anche dal resto degli addetti ai lavori nei nostri confronti.
Fatto questo preambolo che spero ci perdonerete, veniamo al tifo sugli spalti. Allo stadio Puttilli di Barletta, questa sera, gli spalti si presentano gremiti nonostante si giochi di giovedì alle 18:30. La finale di ritorno della Coppa Italia di Eccellenza pugliese registra il sold out nella Curva Nord, con oltre 4.000 spettatori presenti. La serata è climaticamente piacevole.
Da Galatina arrivano circa un centinaio di tifosi, metà dei quali appartenenti a gruppi organizzati, che fanno il loro ingresso nel settore una decina di minuti prima del fischio d’inizio. Rimango colpito dalla loro prestazione: sostengono la squadra senza sosta per tutta la gara, anche quando il Galatina è sotto di quattro reti, e continuano a cantare persino dopo il triplice fischio. Nel secondo tempo intonano cori e mostrano uno striscione per i diffidati. Accendono torce più volte nel corso della partita e sventolano ininterrottamente le loro bandiere, offrendo un ottimo spettacolo.
Nella Curva Nord barlettana, sopra gli striscioni dei gruppi, viene esposto un gigantesco striscione con la scritta: “Come una bomba esploderanno i nostri colori… torniamo ad essere campioni!”. La coreografia, mostrata all’ingresso delle squadre in campo, collegandosi a questo gioco di parole, si arricchisce con l’accensione di fumogeni biancorossi a scoppio che creano un bellissimo effetto visivo.
Il tifo degli ultras ofantini non delude neanche stavolta: continuo, intenso e rumoroso, con cori sempre accompagnati da bandiere in movimento, braccia al cielo e torce accese più volte. Tutto bellissimo, ma nulla di nuovo per una tifoseria che questi numeri li ha nel proprio repertorio, non li tira certo fuori oggi in questa finale.
Insieme ai tifosi barlettani sono presenti, con tanto di pezza, anche una trentina di gemellati andriesi, a cui vengono ovviamente dedicati diversi cori di fratellanza. Oltre ai numerosi cori per la maglia e la città poi, non mancano quelli in ricordo e sostegno dei ragazzi diffidati. La Curva Nord organizza anche una splendida sciarpata nel secondo tempo, a completamento di una prova che si può dire perfetta.
Anche gli ultras di casa nella Curva Sud non sono da meno: tifano compatti e con intensità per tutta la durata della gara, con i cori supportati da battimani e numerose torce e fumogeni a restituire colore e luminosità. A fine partita è festa grande per tutto il popolo barlettano: la netta vittoria per 4-0 consente alla squadra di conquistare nuovamente un trofeo che aveva già messo in bacheca nel 2021-22.
In chiusura mi preme ringraziare la Curva Nord barlettana, resasi disponibile non appena saputo della nostra assenza. Questa partita è stata uno spettacolo anche e soprattutto per la partecipazione attiva degli ultras e sarebbe bello che il diritto di stampa fosse garantito non solo a chi racconta dei ventidue ragazzi in pantaloncini che inseguono il pallone, ma anche a chi parla del tanto bistrattato mondo degli ultras. Come disse qualcuno anni addietro, senza di loro sarebbe come un cinema, farebbero tutti silenzio.
Testo e foto di Erredi

























































