Finalmente dopo due anni in cui non si era disputata, torna a giocarsi la Coppa Italia di Eccellenza Nazionale, torneo che oppone le vincenti delle rispettive coppe regionali. La finale si disputa in campo neutro a Rieti, nel grande impianto intitolato a Manlio Scopigno, ex giocatore ed allenatore del Rieti degli anni ’40-’50 famoso per aver vinto lo storico scudetto da allenatore del Cagliari nel 1970. Le compagini che si contendono il trofeo sono gli emiliani del Salsomaggiore ed i pugliesi del Barletta. Grazie alla promozione in Serie D di questi ultimi, dopo la vittoria contro il Martina nella finale playoff regionale, a prescindere da quale sarà il risultato odierno, anche il Salsomaggiore guadagna la promozione in serie D in quanto finalista della suddetta Coppa e benché in campionato sia a metà classifica: il bello del calcio…

Arrivo a Rieti molto presto, con più di un’ora d’anticipo ma già noto gruppi di barlettani nei dintorni dello stadio, segnale che oggi saranno veramente in tanti: oltre una decina di pullman, vari Transit e moltissime macchine private arrivano infatti a occupare completamente i parcheggi nei dintorni dell’impianto. Messo piede sul rettangolo verde noto che ai sostenitori biancorossi è stata riservata la Tribuna est – Terminillo e sono davvero numerosissimi. I gialloblù emiliani prendono posto invece in un lato della Tribuna ovest, non sono più di un centinaio e arrivano poco dopo il fischio d’inizio con delle vistose magliette gialle con sopra scritto “Salso is on fire”. Non ci sono ultras fra loro ma solo semplici tifosi. In balconata espongono un solo striscione fatto in occasione della finale, “ORGOGLIOSI DI VOI”, poi si siedono e si godono la partita, facendosi però sentire in diverse occasioni con il semplice coro “Salso, Salso” e con qualche grido estemporaneo.

Dall’altra parte ci sono gli assoluti protagonisti della giornata, quei barlettani che, lasciatemelo dire, pur passando gli anni non subiscono affatto l’usura del tempo, risultando sono sempre belli da vedere e piacevoli da sentire per l’intensità dei loro cori. Anche loro per l’occasione preparano diverse magliette celebrative con su scritto “Barletta città della disfida” sul davanti e giorno, luogo e data sul retro completati dalla firma “…al tuo fianco! GRUPPO EROTICO”.

Nel prepartita i barlettani effettuano diversi battimani e cori che sono dei veri e propri boati poi, una volta entrate le squadre in campo, sfoggiano una coreografia semplice ma bella che riprende il tema delle loro maglie celebrative, con diversi due aste e uno striscione in balconata a comporre la frase: “DAL 1987 …AL TUO FIANCO!”; la celeberrima mela morsicata, simbolo del Gruppo Erotico, campeggia al centro dell’1987, loro anno di nascita.

Nella prima frazione i biancorossi partono in maniera dirompente ed il tifo è a dir poco continuo con un’intensità molto, molto elevata. Diverse sbandierate tra cui quella dei gemellati degli Union Ultrà di Salisburgo presenti con diversi striscioni: UU 1999, FRATENITÉ VIOLETTE, TOUGH GUYS e 1312. Tantissimi battimani a dare ritmo ai cori assieme al tamburo, poi l’esultanza al ventesimo minuto grazie al gol di Morra che porta in vantaggio il Barletta.

Nonostante il caldo che in quel settore si fa sentire maggiormente, con il sole diretto e la copertura che crea una sorte di effetto serra, i pugliesi non sembrano risentirne, anzi più passano i minuti e più danno il meglio di sé fino al fischio che manda le squadre negli spogliatoi. Nel secondo tempo, nonostante la qualità dei giocatori pugliesi e la differenza in campo, il Salsomaggiore pare intenzionato a vendere cara la pelle tanto che la partita diventa molto avvincente e combattuta, a differenza di quanto accade sugli spalti dove i barlettani sono gli assoluti protagonisti. Anche in questa seconda parte di gara il loro tifo sarà sopra le righe e rimosso lo striscione di carta della coreografia, viene mostrato lo storico e bello striscione con sopra una pezza dedicata ai diffidati.

Al settantesimo il Salsomaggiore pareggia e finalmente si sentono pure i tifosi gialloblù che esultano e sventolano una bandiera, ma dopo questa fugace parentesi riprende il monologo degli ultras barlettani, con le bandiere sempre al vento, che cercheranno in tutti i modi di spingere la squadra alla vittoria, accendendo pure una torcia nel momento di maggior enfasi.

Molto belle le manate mentre, sul finale di partita, effettuano una bella sciarpata anche se tutto ciò non basta a spingere la squadra al goal. Si va così ai tempi supplementari che richiedono un’altra mezz’ora di sacrificio ai barlettani ai quali il caldo non dà tregua. Pure in quest’extra time i biancorossi stoicamente cercano di spronare gli undici in campo con qualche piccola pausa che fisiologicamente comincia a far capolino. La squadra recepisce comunque il messaggio e a dieci minuti dal termine trova il gol partita con Visani che consegna la coppa al Barletta, per la gioia dei propri sostenitori che trovano nuova linfa per tifare fino alla fine per poi esplodere al triplice fischio in un’esultanza a più non posso per questa ennesima grande vittoria.

Gesto di grande fair play a partita finita quando i giocatori del Salsomaggiore vanno ad applaudire il settore dei pugliesi che ricambiano, poi la festa ha finalmente inizio nel momento in cui viene alzata la coppa, subito dopo portata sotto i tifosi, coprotagonisti di questo trionfo e con la festa che prosegue a lungo tra cori e foto di rito.

Marco Gasparri