Per le festività di Pasqua, con la mia compagna decidiamo di trascorrere alcuni giorni fuori, lontano dalla nostra città natale, così ci rechiamo in Veneto e precisamente a Bassano del Grappa di modo che anche in vacanza possa dedicarmi alla mia grande passione “partitellara”.

Come la maggior parte delle città venete, anche Bassano è racchiusa tra le mura, con lo storico e famoso ponte degli alpini costruito in legno, simbolo della città veneta. Molto bella la Piazza Garibaldi, centro del paese, con Museo e Torre Civica. Mi colpisce molto, essendo stato quest’anno a Cittadella per ben due volte, che nonostante la vicinanza di appena 14 km tra i due centri, Cittadella si trovi in provincia di Padova mentre Bassano in provincia di Vicenza.

Sabato prima di Pasqua si disputa l’interessante Bassano – Parma e l’occasione è troppo ghiotta per lasciarmi sfuggire la visita all’ennesima new entry del mio tour negli stadi. Così mi muovo presto ed arrivo a piedi al “Rino Mercante” seguendo le facili indicazioni stradali che trovo durante il percorso. La camminata è breve e molto piacevole, incontro diversi tifosi del Parma, alcuni con sciarpe al collo a testimoniare quanto la trasferta sia tranquilla.

Lo stadio è nascosto in mezzo ai palazzi e si trova dalla parte opposta al centro città e lo si nota per i riflettori che s’innalzano alti nel cielo. Dentro al rettangolo verde, l’impianto è composto da due grosse tribune coperte (una dei locali), con altre due tribunette scoperte ai lati, di cui una riservata agli ospiti, molto meno capiente e bassa. Ai lati non c’è la classica pista d’atletica ma un velodromo di quelli già visti a Lanciano e L’Aquila.

La gara si disputa alle 18:30 ed al “Mercante” accorrono circa 1.500 tifosi di cui oltre 300 dalla città ducale, che già prima della partita si fanno sentire per i cori e vedere per le numerose bandiere, bandieroni e bandierine sventolate.

Entrano le squadre in campo e gli ospiti continuano incessantemente a sventolare i propri colori al vento, mentre nella tribuna coperta si vede un tifoso sventolare un grosso bandierone a scacchi giallorosso. Venticinque circa gli ultras locali, che arrivano in prossimità del fischio d’inizio e prendono posto nella tribunetta alla destra della tribuna principale.

Nel primo tempo i gialloblù sono un rullo compressore. Discreta l’intensità corale, molto belli e compatti le mani alzate a tutto settore ed i “treni” ad accompagnare i cori. Poco prima della mezz’ora effettuano la sciarpata, arrivata molto presto, ma sempre fitta e di notevole impatto visivo. Le bandiere vengono sventolate di continuo, mentre i bandieroni un po’ meno.

I padroni di casa, seppur in netta minoranza di fronte al blasone della tifoseria parmigiana, cercano di darsi da fare come possono e seppur il tifo spesso e volentieri non sia continuo, si fanno notare per dei battimani e per il colore dato dallo sventolio di qualche bandierina giallorossa ed un paio di bandieroni.

Nel secondo tempo i bassanesi sembrano andare meglio, cercando di essere maggiormente continui nei cori, che vengono accompagnati il più delle volte da bei battimani. Nonostante il numero esiguo sono molto colorati, facendosi notare ancora con un discreto sventolio di bandiere. Sicuramente il gol siglato da Fabbro al dodicesimo minuto avrà influito sulla prestazione del “Gruppo Grappa”, a partire da una bella esultanza che coinvolge pure la tribuna coperta. Per la restante parte di gara, nonostante ci siano delle piccole pause, possiamo dire che nel complesso tifano egregiamente, accompagnando i cori con discreti battimani da parte di tutto il gruppetto mentre, a dispetto del numero, sono molto belle le sbandierate.

Alla mezzora inoltrata viene fatto partire un coro goliardico con i tifosi che “pogano” e si spintonano, una, due, tre volte poi gli steward intervengono ed a parole fanno cessare il tutto: ormai in uno stadio è vietato pure il divertimento!

Negli ultimi minuti tifano sotto una leggera pioggerella fino al fischio finale, quando applaudono i giocatori, andati sotto al settore, per questa importante vittoria contro la blasonata squadra ducale. Dalla parte opposta, gli emiliani non si sono certo fatti pregare, tifando ininterrottamente anche in questa seconda frazione, nonostante lo svantaggio iniziale. Bandiere, bandierine e bandieroni al vento e battimani a tutto settore per cercare di incitare e spronare il più possibile i giocatori in campo, che non recepiscono il messaggio ed alla fine escono con un’ altra sconfitta sul groppone. Al triplice fischio finale vengono richiamati dal settore dei “Boys” ad un maggiore impegno.

Testo di Marco Gasparri.
Foto di Marco Gasparri e Giovanni Padovani.

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