Partita di altissima quota nel girone C della serie C. Si gioca di lunedì sera la gara tra Benevento e Monopoli. Giusto per non lesinare mai fustigate nei confronti dei tifosi che ancora hanno l’ardire di preferire la partita allo stadio, dal vivo e con gli amici anziché rinchiudersi da soli nel salotto di casa.

Si affrontano prima contro seconda. Il Monopoli, mai cosi in alto nella sua storia calcistica, sta vivendo un sogno che in questa delicatissima sfida non ammette passi falsi per restare vivo e resistere al lotto delle agguerrite inseguitrici pronte al sorpasso.

Questa sera purtroppo, il Gabbiano potrà essere supportato solo dai possessori di fidelity card con il settore ospiti che, infatti, sarà popolato da 284 tifosi. Un numero che poteva essere ancora più numeroso se fosse stata concessa la trasferta agli ultras dei gruppi organizzati i quali, invece, rifiutano questo sistema di fidelizzazione che credono altro non sia che un sistema di controllo sociale mal travestito. I presenti si danno comunque un bel da fare, per aiutare la squadra in campo, anche se senza gli ultras non è ovviamente la stessa cosa.

Sono invece quasi seimila (5.996 per l’esattezza) gli spettatori che popolano complessivamente il “Vigorito”. Tutti uniti e compatti i presenti in Curva Sud, settore che oltre a mostrarsi ben pieno, restituisce una bella prestazione di tifo durante tutti i novanta minuti. Da segnalare uno striscione per Ciccio Famoso e Fabrizio, storici esponenti della curva catanese che persero la vita nel febbraio del 2017 il primo, mentre Fabrizio morì in un tragico incidente stradale prima di L’Aquila-Catania del 4 Febbraio 2001. In nome di una vecchia amicizia.

Al triplice fischio finale, le due compagini impattano a reti bianche. Un pareggio che forse fa moralmente più comodo agli ospiti e ancor di più al Cerignola che aggancia proprio il Monopoli al primo posto e all’Avellino che accorcia a soli due punti la distanza dalla vetta, agganciando invece il Benevento, che non approfitta del fattore campo. Il campionato però è ancora lungo e con questa bagarre ai piani alti, si preannuncia anche entusiasmante.

Foto Gabry Latorre