Allo stadio De Simone di Siracusa si torna a respirare aria di calcio vero. A sfidarsi due predestinate del girone I di Serie D, o “quarta serie” per i nostalgici. La Cavese, autentica corazzata, con a seguito quasi 300 tifosi, si presenta nella città aretusea da capolista. Il Siracusa, dopo una partenza un po’ stentata, insegue a soli due punti.

Vista l’elevata importanza della gara, la società di casa ha chiamato a gran raccolta i tifosi. I giocatori hanno svolto un promo girando per varie attività commerciali della città. A seguito del video è nato l’hashtag #iocisarò. Sono stati tantissimi i supporters aretusei che hanno inondato la pagina Facebook del “Città di Siracusa” con i loro selfie volti a testimoniare la loro presenza al De Simone.

Per l’occasione è stata indetta la giornata “azzurra”, sospesi dunque abbonamenti e ingressi di favore. Il pubblico Siracusano ha risposto benissimo: 6000 i presenti, praticamente sold-out! Record stagionale, inoltre, che ha polverizzato il precedente di 4.200 presenti contro il Reggio Calabria. Per permettere l’affluenza di pubblico in completa sicurezza, la partita è iniziata con dieci minuti di ritardo. Nonostante ciò si sono formate lunghe code all’ingresso.

I tifosi ospiti, ben compatti e costanti nel supportare la Cavese, accompagnano l’ingresso delle squadre in campo con dei fumogeni. Inoltre espongono lo striscione: “Non facciamoci male, giù le mani dall’ospedale”. La curva Anna, stracolma di gente, risponde con una coreografia ben organizzata. Appare uno striscione: “Un passo avanti… per questi colori”, mentre un migliaio di bandierine azzurre e bianche fanno da contorno all’entrata delle due formazioni. In gradinata, invece, la scritta “Siracusa” e numerosi fumogeni azzurri.

La partita ha allora inizio ed è molto tirata. I tifosi non mancano di far sentire il loro apporto ai giocatori. Il primo tempo è dominato dall’equilibrio, finisce 0a0 con poche occasioni per parte.

Nella ripresa i tamburi riprendono a suonare con maggior vigore, il Siracusa pressa e dopo dieci minuti trova la rete che fa esplodere di gioia i tifosi locali. Una gioia immensa per tutti i presenti, che tornano ad accarezzare la vetta della classifica di serie D dopo sei anni. Sull’onda dell’entusiasmo, i padroni di casa trovano dopo pochi minuti il raddoppio direttamente da punizione. Nonostante il doppio svantaggio, i tifosi ospiti continuano imperterriti a sostenere la Cavese.

Il Siracusa è ormai padrone del campo, riesce a calare il tris. Esplode letteralmente il De Simone. La curva ricorda ai ragazzi quanto sia importante andare via dal calcio dilettantistico. La Cavese, tenace come formazione, trova la rete del tre a uno poco prima della fine della partita.

Al triplice fischio il De Simone continua a far festa, a Siracusa la gente è tornata a seguire la squadra della propria città in massa e con entusiasmo. Gli aretusei vanno a salutare, festanti, il proprio pubblico. La Cavese, allo stesso modo, va a ringraziare i loro supporter, i quali hanno anche affrontato una trasferta molto impegnativa. “Alè, alè, Catello alè”, così giocatori e ultras hanno cantato insieme in ricordo del compianto Catello Mari.

Siracusa in vetta al girone I, campionato ancora lungo e che ha rivelato due tra le formazioni più competitive. Siracusa-Cavese è stato un incontro vero, con un tifo costante e continuo per tutti i novanta minuti, è stato come tornare ad un calcio più passionale, con un filo diretto tra pubblico e giocatori. Un calcio, ahimè, sempre più lontano da quello che spesso ci viene proposto.

Paolo Lo Castro.