Mi lascio alle spalle lo stadio Villa San Filippo e ci metto meno di mezz’ora per percorrere i poco più di venti chilometri che mi separano da Fermo, dove alle 20:30 comincerà la seconda Semifinale di questa poule Scudetto di serie D.

Si gioca di mercoledì in infrasettimanale, ma questa gara è serale per cui il caldo è meno pressante rispetto alla partita precedente giocata alle 17. Il Bisceglie è la squadra che ha vinto il campionato del girone H dopo un incredibile recupero sulla squadra romana del Trastevere e nonostante i tre punti di penalizzazione in classifica, mentre il Ravenna è la vincente del girone D in cui ha recuperato altrettanto incredibilmente punti e posizioni nelle ultime giornate. I pugliesi arrivano a quest’appuntamento dopo aver vinto il raggruppamento con Leonzio ed Arzachena, invece i romagnoli hanno superato il Gavorrano e la Fermana, società che ospita la kermesse.

Come l’altra gara giocata nel pomeriggio, anche stasera non c’è il pubblico delle grandi occasioni e solo pochi intimi seguono le rispettive tifoserie: i biscegliesi, una trentina circa, prendono posto nella Curva Duomo, quella dei locali quando la Fermana gioca in casa, mentre i ravennati vengono sistemati dalla parte opposta, nel settore ospiti, e sono quantificabili in una quarantina di unità.

I pugliesi, sistemati nella parte alta e centrale della curva, partono facendo un gran bel tifo, molto continuo e lineare, con numerosi battimani. Il tifo non si ferma mai, così come i due bandieroni che sventolano senza sosta ed al ventiduesimo minuto potranno anche esultare per l’iniziale vantaggio ad opera del goleador Lattanzio.

I romagnoli invece arrivano alla spicciolata, con qualche tifoso sopraggiunto a partita iniziata. Si distinguono subito per lo sventolio di un grosso bandierone a scacchi giallorosso. Partono molto lentamente e nei primi minuti della partita restano un po’ a guardare, visto che nel settore non sono arrivati ancora tutti, poi finalmente si organizzano e, forse anche stimolati dai pugliesi e punti nell’orgoglio, si organizzano e partono facendo cori accompagnati da mani alzate e qualche volta sventolano le loro bandiere. Dopo il gol del vantaggio nerazzurro fanno registrare qualche pausa, ma sanno riprendersi bene.

Nel secondo tempo, i biscegliesi proseguono nel loro tifo, facendosi sentire bene e molto continuamente, effettuando ancora tantissimi battimani con i bandieroni che sventoleranno praticamente senza fermarsi mai. I giallorossi, anche in questa seconda frazione saranno più decisi ed aumenteranno la loro prestazione con maggiore continuità e facendo numerosi battimani, oltre a segnalarsi per un bello sventolio di bandiere. Esultano dopo otto minuti per il gol del momentaneo pareggio, così come i biscegliesi per il gol del momentaneo 2-1 poco prima della mezzora.

Quando i tifosi pugliesi stavano già pregustando la finale di venerdì, ecco che al terzo minuto di recupero dei cinque concessi, arriva il gol del 2-2 ravennate che fa esultare in maniera veemente il settore giallorosso. Si va direttamente alla lotteria dei rigori e non bastando i cinque normali, si va ad oltranza: grande protagonista è il portiere romagnolo Venturi, che prima para un rigore e poi successivamente segna quella decisivo che permette alla propria squadra di raggiungere il Monza in finale, per la gioia del popolo giallorosso.

A partita finita, applausi delle tifoserie ai propri beniamini sotto i rispettivi settori.

Marco Gasparri.