“Gli amici prima di tutto”: è questo uno dei tanti concetti che porta avanti il movimento Ultras di questi tempi. Sarà uno slogan linguisticamente abbastanza banale, ma ha anche un contenuto: quello di stare sempre insieme, e non sentirsi bene se non si è al completo. Ed è quello che ha caratterizzato la prova degli Ultras del Bitonto domenica scorsa allo Stadio Città degli Ulivi, dove la compagine neroverde ha ospitato i Campani del Sorrento.

Una trentina di ragazzi si trova davanti ai cancelli dello Stadio, mentre la gente entra all’interno. Sventolano le bandiere, rullano i tamburi, innalzano la voce, tutto come sempre, se non fosse per il fatto che i Bitontini non assisteranno alla partita dentro il loro impianto. A deciderlo sono stati loro stessi. Il motivo, me lo spiegano su mia richiesta, è che la questura ha vietato l’ingresso ad una pezza che proclamava solidarietà con chi deve andare a firmare. Sì, la teorica libertà di opinione ed espressione che si esaurisce quando si disallinea dal resto dell’opinione pubblica.

I tifosi comunque canteranno per tutto l’arco della partita e li si sentirà abbastanza bene, complice anche l’assenza di altre fonti di rumore presenti allo Stadio. Lo stesso infatti si trova ad una ventina di minuti dallo scalo ferroviario, dopo aver attraversato – come ho fatto anche io – il carino Centro Storico della città per qualche minuto. Per essere in Serie D, lo Stadio non è affatto male: è dotato da un lato di una Tribuna Coperta ben tenuta, per la quale però bisogna sborsare 20 Euro (!) per una partita della quarta divisione Italiana: onestamente un po’ troppi. Dall’altra parte si trova la Gradinata Laterale, dipinta in modo abbastanza vistoso nei colori sociali del Bitonto.

Al lato di questa Gradinata, di fronte alla parte di Tribuna Coperta dove del solito prendono posto gli Ultras locali, si trova il settore ospiti. Da Sorrento giunge circa una decina di tifosi in terra pugliese, la metà dei quali arrivano al trentesimo minuto del primo tempo. Si fanno sentire con qualche battimani solo dopo l’intervallo. Da notare il fatto che i ragazzini di Bitonto presenti allo stadio, anche molto piccoli, hanno insultato continuamente la tifoseria avversaria. Io non ho idea né notizia di eventuali precedenti e rivalità tra le due fazioni, ma la cosa mi stupisce un po’. Così come il comunicato del Bitonto Calcio, attonito del fatto che i tifosi Sorrentini dopo la gara siano stati aggrediti nei pressi dello Stadio. Sull’autore dell’aggressione, però, non ci sono informazioni da fonti attendibili e non si capisce se la cosa sia maturata all’interno di dinamiche ultras o per altri motivi. Al netto di tutto, come sempre, anche le gare minori e pure quando non tutti entrano, fornisce sempre indicazioni interessanti.

Remo Zollinger