Avevamo già dato notizia, in rassegna stampa, del divieto di trasferta imposto ai Trevigiani per la gara di Mestre giocatasi ieri. L’istituzionale disappunto del presidente del Treviso non ha fatto breccia nelle menti ottenebrate della combriccola del Casms in cui confluiscono, come noto, altri organi di psico-polizia come l’Osservatorio, Prefetti, Questure e compagnia bella (si fa per dire). A nulla è valsa la legittima contestazione che all’andata i tifosi del Mestre erano presenti al “Tenni” e che nessun episodio degno di nota si sia registrato. Nel vuoto anche il tentativo di fare spalla del sodalizio mestrino. Chi comanda, come le note di “Com’è profondo il mare” insegnano, non è disposto a fare distinzioni poetiche, così l’esercizio di potere ha fatto fino in fondo il suo corso tra l’ovvio malcontento dei tifosi  biancazzurri costretti a fare passo al primo derby del Terraglio in trasferta dopo 23 anni, tanto quanto quello dei Mestrini ai quali resta una sfida annacquata in quanto a pathos.
In tutto questo, nella notte precedente la gara, c’è stato un blitz notturno della Curva Sud Treviso che ha lasciato a Mestre alcuni messaggi con tanto di firma per Osservatorio e soci. Emblematico e pienamente riassuntivo lo striscione affisso: “Divieti in Eccellenza… Vera incompetenza”.

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