Partite come quella che si gioca quest’oggi a Bojano, fra i biancorossi di casa e il Guglionesi, sono per il sottoscritto, dal punto di vista della passione per il mondo ultras, un vero e proprio toccasana. Nell’ultimo mese, fra gli impegni lavorativi e famigliari mi sono ritrovato a ridurre drasticamente le partite a cui assistere e Bojano-Guglionesi era davvero l’occasione giusta per riprendere!

I motivi? Beh, non ero mai stato a Bojano e la storica tifoseria locale l’avevo vista solo in foto fin dai tempi per loro gloriosi della serie D. I guglionesani poi, li vidi sì già l’anno scorso a Venafro ma erano in protesta contro la loro società, quindi è come se di fatto non li avessi visti mai. Last but not least, direbbero gli inglesi, anche se la rivalità principale del Bojano è quella con il Venafro, negli ultimi anni le due tifoserie si sono incrociate spesso, alzando il livello della loro reciproca antipatia, punto quest’ultimo, che aggiunge senza dubbio valore al match.

Tralasciando il bellissimo tragitto percorso in scooter per arrivare in Molise, veniamo al dunque: arrivo allo stadio ed è subito emozione, uno stadio stupendo, che trasuda storia, trascurato quanto basta per apparire romantico, erbetta naturale al posto dell’ormai troppo diffusa sintetica, due tribunette in pieno stile anni ’90 e un settore ospiti fatto di soli gradoni, semplicemente stupendo. Quando entro gli spalti sono ancora vuoti, ma già campeggia il materiale dei padroni di casa; materiale capovolto per protesta vista la classifica veramente deludente del Bojano, fermo ancora a 0 punti dopo 9 partite, compresa anche questa che sarà a sua volta oggetto di discussione. Uno striscione copre le sigle dei gruppi per invitare la società a trovare gli stimoli e la voglia giusta per dare dignità alla storia del club.

Quando mancano cinque minuti al calcio d’inizio, i locali fanno il loro ingresso, tutti insieme, usando materiale pirotecnico e cantando contro i guglionesani. L’entrata in scena è senza dubbio scenografica e di impatto, poi si posizionano dietro i propri colori, aspettando con ansia l’arrivo degli ospiti che entrano in prossimità del primo fischio dell’arbitro. L’ingresso ospite è accompagnato da una marea di fischi e cori contro a cui i neroverdi rispondono a tono, come da regola non scritta degli ultras.

I primi dieci minuti sono un susseguirsi di petardi, torce, fumogeni e cori ostili! L’aria diventa acre al punto giusto, tanto è vero che l’avvio delle ostilità in campo tarda di qualche minuto. Quando i calciatori iniziano poi a darsi battaglia, il tifo continua sempre su ottimi livelli. Oltre alla passione per i propri colori entra in gioco la rivalità tra i due gruppi, che ovviamente regala stimoli ulteriori nel tifare.

Il primo tempo scorre via in un attimo, grazie al tifo veramente ottimo di entrambe le fazioni, la tanta pirotecnica usata da i due gruppi e gli striscioni offensivi che fanno volare anche troppo in fretta i primi quarantacinque giri di lancette. Lo striscione dei bojanesi è una sorta di risposta a uno dei neroverdi nella sfida di due anni fa, scritto in latino e proprio per questo oggetto di scherno. Gli ospiti invece, puntano su un “Bojano ultrans” che farà storcere la bocca in tempi come questi, dove giocoforza anche il mondo del tifo s’è spesso auto-censurato ma tant’è. Bella soprattutto la coreografia iniziale dei locali, con un copricurva che rappresenta un ultras del Bojano, contornato da una bella sciarpata e qualche torcia accesa.

La pirotecnica è stata talmente usata che, ad un certo punto, a fronte dei tantissimi petardi esplosi nei pressi della panchina ospite, si è reso necessario invertire le panchine per le due squadre. Anche il secondo tempo azzera la percezione del tempo, con un tifo ancora una volta di ottima fattura. Degna di nota è una fumogenata biancorossa bojanese, veramente di forte resa coreografica.

In campo finisce 0 a 1 per i guglionesani e a fine partita, ovviamente, morale completamente opposto nei due versanti. La Bojano Ultras striglia la squadra e la invita a fare meglio e gli ospiti festeggiano ampiamente per i tre punti dal sapore ancora più dolce in una gara come questa. Dal punto di vista dell’ordine pubblico, il post partita sembra filare senza particolari problemi, anche perché vengono fatti uscire prima gli ospiti e diventa perciò impossibile qualsiasi velleità di proseguire la contesa anche in altri modi.

Emilio Celotto