Nell’anticipo del sabato pomeriggio, alla presenza di circa 20.000 persone si incontrano Bologna e Brescia. Gli ospiti in cerca di punti salvezza, la squadra di casa intenti a migliorare la posizione della scorsa stagione ed inserirsi nella lotta per un posto in Europa.

Al momento dell’ingresso in campo dell’allenatore del Bologna Sinisa Mijalovic, grande ovazione seguita da un coro di sostegno per il momento che sta personalmente attraversando, vista la malattia che lo ha colpito ma nonostante la quale non ha inteso lasciare soli i suoi giocatori.

Come ormai ad ogni partita non manca la sciarpata di tutta la curva che viene enfatizzata da alcuni fumogeni e dalle bandiere dei vari gruppi. Oltre i cori offensivi che subito si levano nei confronti dei dirimpettai odierni, in ragione della vecchia rivalità fra le parti, si nota in zona “Settore Ostile” l’esposizione di una pezza “Ultras” rubata alcuni anni fa ai cesenati, gemellati appunto dei bresciani quest’oggi presenti.

 Vittoria al fotofinish in campo per la squadra di casa, che sulle note di una canzone di Lucio Dalla festeggia i tre punti a discapito degli ospiti che restano impantanati in zona retrocessione. 

Venendo ai bresciani, la loro presenza nel settore ospiti si aggira sulle circa 1.000 unità, con la “Curva Nord Brescia” che arriva in treno, subito presa in consegna dalle forze dell’ordine al suo arrivo in stazione, mentre tutto gli altri optano per spostamenti in pullman o auto, viste le poco più di due ore distanza dal capoluogo emiliano.

Assieme al gruppo principale, presenti anche i gemellati tedeschi del Norimberga, con tanto di striscione da trasferta al centro di quello della “Curva Nord”, così come si nota sullo stesso una bandiera della Salernitana.

Non essendo previsto obbligo di tessera del tifoso per questa sfida, presenti anche i “Brescia 1911 – Ex Curva Nord” notoriamente avversi alla card voluta da Maroni, sopraggiunti con uno zoccolo di circa 50 unità. Si raccolgono in alto, in prossimità della tribuna, con tanto di pezza e diverse bandierine bianche, sventolate spesso durante la partita e accompagnate anche da un tifo canoro costante ma di cui è difficile capire molto visti i limiti numerici.

Luigi Bisio