Inizia abbastanza presto la giornata a Bologna. Alcuni tifosi, tutti over 60, vecchi esponenti del gruppo “Commandos”, primi ultras dei rossoblù, si ritrovano tutti insieme allo stadio per un’iniziativa commemorativa del tifo degli anni ’70, fra foto di gruppo, racconti di vita vissuta e preparazione di striscioni e bandieroni come in quei quei giorni così lontani eppure ancora così vivi nella nostra tradizione di tifo.

Prima della partita altro momento a suo modo commemorativo, con il Bologna della stagione 1987-88, quella storica promozione in Serie A, che festeggia il trentennale con un giro di campo, mister Maifredi in testa e tanti suoi ex calciatori, abbracciati virtualmente con tantissimi applausi e alcuni cori in voga in quel periodo.

In campo, un Bologna già salvo incontra il Chievo invece ancora in piena lotta per non retrocedere. Circa 20.000 gli spettatori presenti con solo parte della San Luca e della tribuna che rimangono vuote. Curva di casa sold out che saluta con una bella sciarpata e tanti stendardi l’ingresso dei giocatori in campo. In seconda battuta ci sarà spazio per alcuni striscioni che ricordano alcuni componenti del tifo locale.

Buono il tifo vocale del primo tempo con il Bologna in vantaggio che subisce una brusca inversione di rotta nel secondo tempo a causa del crollo verticale della squadra in campo che viene sconfitta per 2 a 1 e dà il “la” a una contestazione veemente fra i “Meritiamo di più…” “Donadoni pagaci il biglietto” che prendono di mira il mai amato allenatore, tanto per il rendimento quanto per alcune infelici dichiarazioni su appunto dei biglietti per il Real Madrid e il Barcellona che avrebbe voluto pagare ai tifosi insoddisfatti del rendimento della squadra.

Ospiti presenti in buon numero, circa 500, compattati non proprio alla perfezione, ma i ragazzi che si raccolgono a ridosso della balaustra tifano con generosità e costanza anche se, visto il numero esiguo di questo zoccolo di volenterosi, è soprattutto nel secondo tempo che li si sentirà di più, parallelamente alla rimonta della squadra che vale molto più di tre punti: vale più di mezza salvezza.

Luigi Bisio