L’ultima volta che Bologna e Cremonese si sono incontrate in Serie A è stata ben 33 anni fa, precisamente nella stagione 1989/1990 che vide la squadra rossoblu qualificarsi per la allora Coppa Uefa mentre la Cremonese retrocesse in Serie B. Proprio nella serie cadetta ci fu un nuovo incrocio fra le due compagini nella stagione 1992/93 e quella volta le fortune alterne videro i grigiorossi promossi in Serie A mentre gli emiliani subirono il doppio colpo della retrocessione in Serie C e del fallimento da cui poi prese le mosse l’era Gazzoni.

La peggiore rievocazione storica di quei tempi andati è nella scelta di far giocare la gara odierna di lunedì. Alle 18.30. Sipario. Specie su ogni vacua retorica su sport della gente o altre amenità simili usate solo per aumentare l’engagment sui social. Aumentano anche le maledizioni di tifosi e normali cittadini per l’orario e il giorno infami che impattano non poco sul traffico stradale che si ripercuote fino al non lontanissimo centro.

Poco più di 15.000 (secondo il dato ufficiale: 15.587) gli spettatori che decidono di sfidare i rigori meteorologici di una serata abbastanza fredda. Al momento dell’entrata dei giocatori in campo, i tifosi rossoblu colorano come sempre la curva con un bel mix di sciarpe e bandieroni dei vari gruppi che sventolano per alcuni minuti, mentre il tifo canoro, durante tutto l’incontro, non conosce sbavature o flessioni, mostrandosi insomma degnamente potente e continuo al netto a prescindere dal fatto che il “Dall’Ara” ha sicuramente visto giorni migliori in quanto a presenze numeriche. Alla fine, notoriamente, quello che conta è la qualità.

Da Cremona invece arrivano esattamente 554 tifosi nel settore riservato agli ospiti ma si registra anche qualche altra presenza sparsa nel resto dello stadio. Chapeau, usando il noto francesismo per questa tifoseria, considerati i già citati giorno e orario nonché l’ancora più infausto ultimo posto in classifica con la colonna delle vittorie in campionato che recita ancora zero. Molto positivo anche il tifo con diverse pezze di piccole dimensioni a rappresentarli, fra i quali sempre molto evocativa è quella dedicata a “Julien e Gabriele”, due vittime a diverse latitudini della repressione cieca e degli abusi di chi dovrebbe solo prevenire. Fra queste si nota anche la pezza dei gemellati delle TESTE QUADRE REGGIANA mentre a bandiere e due aste è riservato il compito di dare colore e movimento al settore. Al vantaggio della Cremonese vengono accesi anche alcuni fumogeni ma anche se poco dopo il Bologna riesce a pareggiare, il loro tifo continua fino al termine dell’incontro sempre su buoni livelli.

La partita in campo non si schioda più da questa situazione e al triplice fischio dell’arbitro, finisce con un 1-1 che serve a poco alla Cremonese, visto l’ampio gap di punti con le concorrenti alla salvezza, e scontenta anche i tifosi di casa.

Luigi Bisio