Alla presenza di poco più di 15.000 persone, con una temperatura quasi sempre vicina allo zero, si incontrano Bologna e Frosinone, una sfida importantissima in ottica salvezza.
La curva felsinea, già parecchie ore prima dell’inizio della partita, si organizza al di fuori dell’impianto per decidere come incitare la squadra, visto il momento difficile che sta attraversando.
Un lungo striscione al centro della curva “Fino all’ultima battaglia”, accompagna la squadra incitandola con sciarpe, bandiere ed anche alcuni fumogeni rossoblu, sotto le note dello storico tifoso Lucio Dalla.
Nei primi 20 minuti il tifo rossoblu è da ritenersi ottimo: segnalo alcuni striscioni in ricordo della diatriba tra l’ex patron Gazzoni-Frascara e la Juventus: dopo numerosi processi il tutto è andato in prescrizione, e
l’unico a rimetterci è stato proprio l’ex presidente rossoblu.
Nei giorni scorsi l’ex giocatore Beppe Signori viene salvato da un’embolia polmonare: il gruppo Vecchia Guardia omaggia con diversi striscioni l’ex attaccante del Bologna, con l’invito a non mollare.
Al 20° del primo tempo il Bologna è già sotto per due reti a zero; da questo momento la curva Andrea Costa inizia a fischiare e contestare la squadra ed alcuni dirigenti della società, colpevoli di una gestione a dir poco discutibile.
Alcuni gruppi, partendo dalla balaustra centrale, iniziano a togliere le loro pezze ed abbandonare il Dall’Ara, mentre Forever Ultras e Freak Boys rimangono ancora al proprio posto fino allo 0-3, momento in cui anche loro lasciano il settore vuoto.
All’esterno dell’impianto, i gruppi s’incontrano e decidono come comportarsi in questo brutto momento.
Si arriva alla decisione di andare all’uscita della Tribuna Centrale a contestare il trio Di Vaio-Fenucci-Bigon; i tifosi chiedono anche di poter parlare col presidente del Bologna Saputo.
Al di fuori della tribuna si ritrovano almeno un migliaio di persone. Al termine della partita il presidente Saputo si presenta in mezzo i tifosi parlando con alcuni responsabili dei gruppi organizzati: Saputo dice
che farà il possibile per superare questo momento negativo della squadra.
La contestazione è civile, senza nessun atto violento: uno schieramento di polizia è limitato solamente a controllare nel caso la situazione degenerasse.
In curva ospiti si presentano poco più di 200 persone armate di un tamburo e diversi bandieroni; s’intravvedono alcuni temerari che tifano a maniche corte.
Il gruppo più importante, Frusinati, si dispone al centro del settore; con loro segnalo la presenza del drappo Gioventù Messina sez.Milano.
Il tifo ciociaro è molto discontinuo, anche se la squadra vince in modo netto. Gli unici picchi di tifo avvengono esclusivamente ai gol della squadra e nei momenti in cui viene offeso il pubblico locale.
Luigi Bisio