Trentamila spettatori, praticamente tutto esaurito: al Dall’Ara in questa domenica di marzo nuvolosa ma non fredda, ci si gioca un posto in Champions. Se non è una finale anticipata, beh, davvero poco ci manca. Il settore ospiti è pieno in ogni ordine di posto, i supporter biancocelesti sono oltre le 3mila unità. E cominciano a spingere forte in termini di supporto canoro fin dal pre-partita.
Sul fronte casalingo, il pubblico recepisce l’appello fatto dagli ultras rossoblù in settimana: colorare sempre di più lo stadio coi colori del club. La Curva Costa fa anche una piccola coreografia, con scritta tutta in rossoblù (“Il Bologna ha bisogno di noi”) e fumogenata annessa. Da registrare anche un omaggio da parte dei Forever Ultras ai gemellati del Ravenna, vincitori in settimana della Coppa Italia Dilettanti.
La gara in campo segue uno schema ben preciso fin dalle sue battute iniziali: il Bologna che domina e la Lazio che rincorre. Il primo tempo finisce 1-0, poi nella ripresa i rossoblù dilagano. E la bilancia del tifo inevitabilmente, pende senza più tentennamenti verso casa. Specie quando il risultato comincia ad avere dimensioni sempre più… rotonde. L’apice? Il gol da playstation di Fabbian, quello che chiude i conti, che fa alzare in piedi anche il più tenace dei “milordini”.
Per la cronaca un 5-0 al Dall’Ara in serie A, il Bologna non lo faceva dal 1968. Per dire della domenica straordinaria, che alla fine vede il pubblico in lacrime, sì. Ma di gioia. Con clacsonate annesse fuori dallo stadio. Sul fronte Lazio, dopo la gioia di qualche giorno prima in Europa League, si chiama a rapporto la squadra dopo la pesante disfatta: qualche parola tra Baroni e tifosi, pace fatta. Alla fine applausi d’incoraggiamento. Il tutto mentre sullo sfondo, un’intera città canta Dalla e Cremonini.
Testo di Stefano Brunetti
Foto di Luigi Bisio