Il 3 ottobre è una data importante per la Bologna calcistica, che nello stesso giorno del 1909 vide i natali del proprio sodalizio, uno dei più nobili del calcio di casa nostra. Venendo all’attualità, la squadra, reduce dalla sconfitta di Empoli cerca un riscatto contro la Lazio vittoriosa nel derby per festeggiare nel migliore dei modi questo 112esimo compleanno.

Si gioca alle 12,30 e l’orario di per sé non è la migliore premessa per una festa, se a ciò ci aggiungiamo poi che la capienza dello stadio è ancora ridotta al 50% a causa delle normative Covid, è già un gran bel risultato se alla fine siano convenuti circa 13.000 tifosi ad augurare altri mille di questi giorni alla propria squadra del cuore.

La Andrea Costa si presenta esaurita ma con i gruppi ultras che perseverano nella scelta di restare fuori fino a quando non verranno meno le restrizioni vigenti. Dalla capitale presenti circa 1.500 tifosi divisi fra il settore ospiti e il settore di solito usato come “cuscinetto” e aperto solamente in poche occasioni.

Per i biancocelesti, dietro lo striscione “Ultras Lazio” si intravedono due bandieroni, uno dei quali dedicato alla memoria di Diabolik. Tifo molto intenso per quasi tutto l’incontro che poi si spegne verso la metà del secondo tempo, in ragione di un risulto sul campo che vede la Lazio nettamente soccombere ai padroni di casa.

Il risultato finale è di 3-0 in favore del Bologna e la festa ben presto si sposta verso Piazza 8 Agosto, ritrovo designato dalla tifoseria per dare il via ad un corteo alla volta della targa commemorativa della fondazione del Bologna FC.

All’inizio sono circa 500 i presenti che, fra cori, fumogeni e torce danno avvio al serpentone diretto a Via degli Orefici, luogo di nascita della squadra. In testa, apre le danze il lungo striscione: ”Fieri di essere bolognesi. Curva Andrea Costa” e man mano che la processione prosegue, le fila si ingrossano di conseguenza fino a coagulare oltre 1.500 anime, unite e ravvivate dai colori delle bandiere, dal fumo, dalle luci, dai cori storici degli ultras per la propria maglia e contro i rivali storici. Giunti alla meta finale, ci si aspettava qualche dirigente rossoblu ma, con gran sopresa dei presenti, si palesa il mister Sinisa Mihajlovic, che per l’occasione viene designato a ritirare una targa ricordo della tifoseria per questo anniversario e che ricambia salutando e ringraziando tutti.

Luigi Bisio