Bologna-Sampdoria si gioca nel posticipo del lunedì sera alla presenza di poco più di 15.000 persone. Ad ammortizzare le perdite di una gara in un giorno così poco canonico e di fatto scomodo per chi lavora, ci pensa la recente fine delle restrizioni sanitarie che ha riportato la capienza degli stadi al 100%.

La Curva di casa si presenta quasi al completo con solo pochi posti vuoti nei lati. Per l’occasione fa il suo debutto la nuova pezza dei “Mai Domi”, posizionata in vetrata, in basso, all’altezza della balconata centrale solitamente occupata dal gruppo.

Quando entrano le squadre in campo diversi big flash, torce, fumogeni e tante sciarpe restituiscono al settore un colpo d’occhio davvero molto positivo, in cui il connubio fra la buona e compatta presenza numerica mescolata al colore e alle luci, rendono l’atmosfera davvero molto suggestiva.

Leitmotiv della serata gli striscioni di incoraggiamento per Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna nonché ex allenatore e calciatore della Sampdoria. Recentemente il tecnico ha annunciato di doversi sottoporre ad un nuovo ciclo di cure per la malattia con cui da qualche anno sta combattendo a denti stretti. “Guerrieri si diventa senza arrendersi mai” è il messaggio tributatogli dalla sua attuale tifoseria, chiosato con un augurio in cirillico così come anche i suo vecchi tifosi della Samp optano per la sua lingua madre per trasmettergli la loro vicinanza.

Ottima la partecipazione a livello vocale fra i padroni di casa con tanti cori contro la Sampdoria mentre al 20esimo del primo tempo circa, è ancora la volta di lanciare messaggi su carta, con alcuni striscioni che salutano il ritorno in Curva di alcuni diffidati, con tanto di fumogeni e torce per celebrare degnamente il momento. In campo, nel mentre, matura una vittoria per la squadra di casa che festeggiata da tifosi e giocatori.

Dal settore ospiti massiccia la presenza dei doriani. Circa 1.200/1.300 unità che, con l’apertura al 100%, vede la partecipazione di tutti i gruppi, compresi gli UTC, fra gli alfieri più ortodossi e coerenti della campagna “O tutti o nessuno”. Il loro tifo è il migliore visto a Bologna in questa stagione dove, in verità, fra divieti e restrizioni varie non è che ci sia stato tanto movimento in zona San Luca. Iniziano a tifare almeno trenta minuti prima del calcio di inizio, con decine di bandiere blucerchiate ad irrobustire il colpo d’occhio e protraendo i loro cori ben oltre il fischio finale, quando l’impianto resta praticamente vuoto ma loro mostrano ancora voglia di tifare e di trasmettere alla propria compagine la rabbia agonistica con cui affrontare al meglio questo scorcio finale di stagione.

Da segnalare, oltre al già citato striscione per Mihajlovic, uno con cui esprimono la loro posizione sulla recente condanna definitiva ai due carabinieri accusati della morte di Stefani Cucchi.

Prossimo incontro del Bologna in trasferta contro la Juventus ma alcuni gruppi hanno già anunciato che non vi prenderanno parte a causa delle modalità di vendita dei tagliando, giudicate restrittive e invadenti più di quanto già normalmente non avvenga, mentre la Sampdoria deve vedersela in casa contro la Salernitana ultima in classifica, nonché ultima chiamata per la truppa di Giampaolo al fine di tirarsi fuori dalla bagarre salvezza.

Luigi Bisio