Nella penultima giornata di campionato si incontrano Bologna e Sassuolo in un derby emiliano reso ancor meno sentito di quello che già è, per via della classifica e dell’assenza di obiettivi per entrambe le squadre.

Oltre 20.000 le presenze al “Dall’Ara” ma è il caldo il vero protagonista della giornata, con temperature vicine ai 30 gradi frutto anche della scelta insana di far giocare all’ora di pranzo che, non a caso, porta l’arbitro a sospendere la gara per alcuni minuti in entrambi i tempi per dare un po’ di fiato ai giocatori e permetter loro di dissetarsi.

Curva di casa sold out e i cui primi cori sono per l’allenatore Sinisa Mihajlovic, reduce da un secondo ciclo di terapie per i suoi noti problemi di salute. Mentre i giocatori entrano in campo, la Curva si colora di sciarpe con lo striscione “SINISA E BASTA” in zona “Settore Ostile”, con un sotto testo sottilmente polemico nei confronti della società in ragione di una riconferma del tecnico serbo che sembra tutt’altro che scontata.

In vena di polemiche anche un secondo striscione che, poco dopo, prende di mira la classe arbitrale ritenuta colpevole di diversi episodi a sfavore del Bologna. I cori sono tanti ma uno solo è quello più ripetuto per tutto l’incontro, un “Bologna alé” sostenuto lungamente anche grazie all’ausilio del tamburo che ne tiene il ritmo. Verso la fine, ennesimo striscione pepato questa volta con gli inequivocabili martelli incrociati come firma e ancora una volta diretto verso la società, chiamata a cambiare i vertici nell’area tecnica sperando che ciò aiuti al tanto sospirato salto di qualità rispetto alla mediocrità in cui la compagine felsinea ristagna da qualche stagione.

Settore ospiti invece che vede un centinaio di presenze circa, la maggior parte delle quali disposte in basso nella zona centrale. Numero senz’altro lodevole per essere l’ultima trasferta stagionale di una tifoseria che in Serie A è fra quelle con il seguito minore, per colpe non proprie tra l’altro, vista la scelta societaria di spostare il baricentro in quel di Reggio Emilia cosa che oltre che infelicitare la piazza a suo modo colonizzata, ha anche impedito alla squadra di radicalizzarsi e al tifo di crescere con essa. Per quel che attiene il tifo propriamente detto comunque, si sentono cantare e si notano i loro battimani fino al termine dell’incontro, che si conclude con una netta vittoria neroverde sul Bologna. Tra le note di cronache, da segnalare anche la ben visibile presenza al loro fianco dei piacentini.

Nonostante la sconfitta, la tifoseria di casa chiama comunque a raccolta la squadra sotto il settore, scambiandosi gli ultimi applausi della stagione e venendo ripagati del sostegno con il tradizionale lancio delle maglie di fine stagione.

L’ultima gara di campionato vede il Bologna impegnato in un’altra gara senza motivazioni, sul campo di un Genoa ormai retrocesso. Discorso diametralmente opposto per il Sassuolo che sarà giudice delle sorti dello scudetto, ospitando il Milan capolista che deve obbligatoriamente vincere per scongiurare l’assalto finale dell’Inter, opposta fra le mura amiche alla Sampdoria anch’essa ormai formalmente salva.

Luigi Bisio