Nel non proprio simpaticissimo posticipo del lunedì sera, al “Dall’Ara” si incontrano Bologna e Torino, incontro che in campo oppone i rossoblù di casa in un ottimo momento di forma e in piena lotta per un posto in Europa alla squadra piemontese che naviga, quest’anno senza troppo sussulti, al centro classifica.

Forse ancora più ricco di spunti il confronto sugli spalti, fra due tifoserie che hanno attraversato e scritto la storia del movimento ultras italiano fin dagli albori. Oltre ventimila gli spettatori: nonostante il giorno infame e il freddo che comincia a farsi sentire prepotente, si è riusciti a tenere la media sopra tale linea di galleggiamento. Emblematica e importante la scelta della Curva Andrea Costa che, all’atto dell’ingresso delle squadre in campo, oltre a colorarsi di bandiere, fumogeni e sciarpe, espone al centro due grandi striscioni a nome di tutti i gruppi: “SE DICO NO È NO, CHI TOCCA UNA DONNA È UN VERME”, riferito non solo al caso di Giulia Cecchettin, salita suo malgrado alla ribalta delle cronache nazionali, ma alla piaga della violenza sulle donne in toto.

Altri striscioni troveranno esposizione durante il resto dell’incontro, sempre al centro della curva, per salutare alcuni tifosi recentemente scomparsi, mentre battimani e cori costanti per quasi tutto l’incontro, accompagnano e sostengono le iniziative della propria compagine, vera sorpresa di questa stagione.

Ospiti presenti in 598 nel settore a loro dedicato, mentre circa un centinaio se ne possono notare sparsi in tribuna. Più o meno una decina le pezze presenti con 5/6 bandieroni sempre in movimento per tutto l’arco dei 90 minuti. A cantare sono poco più della metà dei convenuti ma i lanciacori si dannano letteralmente l’anima per coinvolgere quante più persone possibili e tenere alto il tifo, coadiuvato dal tamburo. Seppur a fatica e sovrastati dal tifo di casa, riescono a farsi sentire molto bene soprattutto nei parecchi cori offensivi.

La partita in campo finisce 2-0 per il Bologna, che festeggia sotto una Curva sempre più galvanizzata da questa prospettiva europea, che ogni vittoria consolida anche fra i tifosi più scettici e scaramantici. Ogni partita è un test probante di queste velleità, a cominciare dalla successiva al “Via del Mare”, in casa del Lecce, mentre il Torino riceve in casa l’Atalanta con l’obbligo, soprattutto verso i suoi tifosi, di riscattarsi.

Luigi Bisio