Il 29 maggio 1927 data importante dell’impianto Renato Dall’Ara. A quei tempi il “Littoriale” fu inaugurato con l’incontro fra Italia – Spagna alla presenza del Re Vittorio Emanuele alla presenza di ben 55.000 persone.

Oggi, nell’ambito delle celebrazioni per questi 90 anni, Bologna-Udinese si disputa alla presenza di circa 22.000 persone, grazie anche alla promozione rivolta ai ragazzi fino a 14 anni, che hanno potuto acquistare il tagliando della gara a solo 1 euro.

Prima dell’inizio della partita viene rispettato un minuto di silenzio per Giorgio Guazzaloca, ex sindaco della città felsinea dal 1999 al 2004, grande tifoso rossoblu, seguito poi da un lungo applauso. Buona la parte iniziale in cui, come sempre, tutti le bandiere, i “due aste” e una buona sciarpata accompagnano i giocatori in campo, tutto impreziosito inoltre da un paio di fumogeni rossoblu.

Per tutta la durata dell’incontro, per quello che concerne il sostegno canoro, c’è da segnalare che i padroni di casa, oltre ovviamente incitare la propria squadra, intonano parecchi cori offensivi contro i tifosi ospiti con i quali, negli anni ’90, esisteva addirittura un gemellaggio.

Buona la presenza di sostenitori giunti dal Friuli (circa 500/600) con vari gruppi del tifo organizzato rappresentati dai loro striscioni. Riescono ad imbastire persino una coreografia che raffigura una finestra di una prigione con due mani che afferrano le sbarre; dietro il simbolo della squadra bianconera e nella parte bassa il lungo striscione “PRIGIONIERI DEL NOSTRO AMORE”, che resterà alzata per circa 5 minuti. Ottimo anche il livello canoro espresso: pur patendo una pesante sconfitta per 4-0, non hanno mai smesso di incitare, ricambiando con parecchi cori offensivi la curva bolognese.

Luigi Bisio.