7 maggio, data segnata in rosso sul mio calendario, difatti in questo primo mercoledì del mese, Borgo Palidoro e Ceccano si sfidano nella semifinale di ritorno di Coppa Italia Promozione Lazio. Occasione particolare per vedere all’opera la tifoseria ospite, protagonista di numeri importanti in questa stagione. Pur preparandomi come al solito con largo anticipo, ho rischiato di non arrivare in tempo, ma la testardaggine ha avuto la meglio in questa particolare partita, dove l’1-1 dell’andata lasciava aperta ogni prospettiva.
Calcio d’inizio alle 16:30 che lascia altri margini di tempo utile, permettendomi di vedere l’arrivo degli ultras ceccanesi con un pullman e tante macchine private. Palidoro è una piccola frazione del comune di Fiumicino che conta poco più di duemila anime, famosa per il sacrificio del carabiniere Salvo D’Acquisto che nel 1943, presso la Torre cittadina, si offrì volontario alla fucilazione per salvare ventidue civili che sarebbero stati uccisi per rappresaglia dai nazisti. Oltre alla stele che commemora il militare per il quale è stato recentemente avviato il processo di beatificato dalla Chiesa, particolare è anche l’ubicazione della stazione Torre in Pietra-Palidoro dove passano e fermano diversi treni sulla tratta Roma-Livorno.
La squadra invece, dopo la conquista della Promozione, è stata purtroppo costretta ad emigrare in cerca di un campo idoneo dove disputare le proprie gare, visto che il suo impianto visibile percorrendo la statale Aurelia è omologato solo fino alla Prima Categoria. La partita odierna, non a caso, si disputa nella vicina Aranova, allo stadio delle “Muracciole”, dove è stata ospite più di una società, segno di quanto bene abbia lavorato la compagine e l’amministrazione locale che hanno ottenuto licenza ad ospitare gare fino alla Serie D.
Basandomi sui pochi abitanti della piccola Palidoro, non mi aspetto gruppi organizzati al seguito dei giallorossi, per cui la mia curiosità è tutta per i sostenitori ciociari che, a livello ultras, stanno vivendo uno dei momenti migliori della loro storia. Nel corso degli anni li ho visti sia nei tempi d’oro della serie D, ma anche in campetti polverosi come Castelliri o Aquino e posso assicurare che hanno sempre portato numeri clamorosi in proporzione ad avversari e categorie. Anche oggi sono presenti tantissimi ceccanesi, che riempiono quasi completamente il settore a loro disposizione anche se, bisogna rammendarlo, parliamo solo della sesta categoria del calcio italiano.
Poco prima del calcio d’inizio, tutto il potenziale ospite si esprime in cori accompagnati da battimani, mentre a centro curva viene appeso lo striscione “ARDO PER TE”. Quando le squadre entrano in campo, il settore si colora di tante bandierine sia a tinte rosse che blu; oltre allo sventolio dei bandieroni dei gruppi vengono alzate diverse sciarpe, mentre nella parte bassa, una decina di ultras dislocati a breve distanza tra loro, accende una decina di torce colorando ulteriormente la loro zona. Per i padroni di casa, su una collinetta ci sono i ragazzi della scuola calcio a rendere meno grigia la presenza locale, grazie anche all’accensione di un fumogeno rosso e uno giallo oltre allo striscione “LOTTIAMO INSIEME A TE” e qualche bandierina con lo stemma sociale.
Quando inizia il primo tempo, tifoseria ospite padrona assoluta della scena, costantemente caratterizzati dai bandieroni alti al vento. Tantissimi i battimani ad accompagnare i cori, compresi alcuni contro Frosinone, fermo ribadire il loro sentirsi ciociari. Spettacolo davvero unico sugli spalti, che diventa particolarmente bello quando – tolto lo striscione precedente – lasciano intravedere tutti gli striscioni dei gruppi, come quello del MANICOMIO CRIMINALE, presente già oltre vent’anni fa in serie D. Poco prima della mezzora effettuano una bella e fitta sciarpata dopo la quale riprendono a tifare sempre con forte intensità. Al trentaduesimo minuto però, avviene quello che gli ultras ceccanesi non si sarebbero mai augurati: il Borgo Palidoro passa in vantaggio grazie all’intramontabile Toscano che fa esultare la tribuna di casa, dove nel frattempo si erano spostati i ragazzi delle giovanili, che accendono nuovamente i fumogeni e sventolano le bandierine. Si ode persino qualche coro isolato e di breve durata, ma poi sono di nuovo gli ospiti, nonostante lo svantaggio, a dettare i ritmi. C’è qualche piccola pausa che non intacca minimamente la prestazione di questa prima parte di gara sempre ad alti livelli.
Nel secondo tempo si riparte anche grazie al corista, che con le giuste parole ricompatta il tifo nuovamente su ottimi livelli e il premio arriva con con una prodezza balistica dal limite dell’area del neoentrato Pompili. Liberatoria l’esultanza con tutti i giocatori sotto la curva a condividere la gioia con i propri sostenitori, i quali nel frattempo accendono un fumogeno blu ed un altro rosso. L’ottima performance si alimenta di altri battimani, fumogeni e bandierine ma in campo si rimane bloccati sull’1-1 per cui, dopo cinque minuti di recupero, si va direttamente ai calci di rigori. Sale la tensione, il Borgo Palidoro di tre rigori calciati ne segna solo uno, gli ospiti fanno il pieno e alla quarta realizzazione terminano in anticipo la serie grazie al numero dieci Adamo.
Partono i festeggiamenti, la curva ospite è un tripudio di colori e pirotecnica che si propaga anche in campo con l’attaccante Compagnone che, fumogeno e megafono alla mano, intona un coro a rispondere. Rimango stupito dalla passione che si riverbera fra campo e spalti per questa vittoria che porta il Ceccano in finale: se i giocatori avessero tutti questo attaccamento alla maglia, probabilmente nessuno avrebbe da recriminare e probabilmente anche l’idea di “bandiera” sarebbe sicuramente più attuale.
I festeggiamenti durano così tanto che deve intervenire il commissario di campo per invitare i giocatori a dare spazio all’allenamento settimanale dell’Aranova. Termina così questa incredibile giornata che proietta il Ceccano nella finalissima di Viterbo prevista per sabato 31 maggio contro il Grifone Gialloverde, già promosso in Eccellenza per aver vinto il girone A di Eccellenza. Finale in cui sicuramente gli ultras ceccanesi sapranno dire la loro, per cui non resta che attendere la fine del mese sperando che anche la squadra sappia essere all’altezza dei propri ultras.
Marco Gasparri













































