Dopo svariati anni di assenza, lo stadio Ballotta di Fidenza ritorna essere una tappa nel panorama del calcio dei dilettanti, questa volta grazie alla terza squadra della cittadina fidentina, il Borgo San Donnino, compagine neopromossa nel campionato della serie D che sfiderà oggi il Rimini per un atipico derby della Via Emilia che collega le due città.

Ci sono tutti i presupposti per assaporare quel calcio di una volta che oramai difficilmente riusciamo più a vivere e nei fatti non mi sbagliavo: nell’unico ingresso, dietro un tavolino, un funzionario della società vende i biglietti e smista accrediti, tutto in modalità “vecchio stampo”, senza code, senza assembramenti, si prende e si accede senza steward o forze dell’ordine a rallentare l’accesso.

Poteva filare tutto liscio, ma la doccia fredda avviene all’ingresso sul terreno di gioco: dopo aver preso un caffè, m’incammino verso l’entrata del campo, ma l’arbitro non accetta più fotografi in campo, in quanto ci sono già tre colleghi presenti all’interno, chiedo delucidazioni in merito ma il direttore di gara resta fermo sulla sua posizione e purtroppo non si riesce ad entrare. Grazie alla solidarietà e disponibilità della società di casa, ci viene aperto un cancello laterale, in modo di poter seguire la partita di fronte alla tribuna principale, immortalando senza problemi la prestazione della tifoseria riminese.

Circa 300 spettatori presenziano oggi in quel di Fidenza, col pubblico di casa che non registra alcuna forma di tifo organizzato, quindi la mia attenzione va totalmente in direzione del contingente ospite.

Una quarantina di tifosi giungono da Rimini, per seguire l’attuale capolista del girone D di Serie D, raggruppandosi nella parte più defilata della tribuna del Ballotta e sostenendo la loro squadra per tutta la partita, con buon riscontro; i cori sono seguiti per parecchi minuti, fra questi va sicuramente citato uno per i diffidati cantato ad inizio e fine partita.

Ad inizio partita si vede anche una torcia accendersi senza alcun tipo di problema, mentre il banderione che viene sventolato nel primo tempo, nella ripresa viene posizionato a mo’ di drappo.

Durante i 90 minuti s’intravvede anche qualche bandierina biancorossa, a cui si aggiunge un sciarpata nel secondo tempo sulle note di “Romagna Mia”. Peccato non avere udito il celebre “Rimini Vai”, coro che accompagna la sciarpata in parecchie uscite della tifoseria biancorossa e storico inno ufficiale della squadra a scacchi.

Sul finale di partita è apprezzabile il coro con cui spronano la loro squadra ad abbandonare il prima possibile questa categoria: oggi sono accontentati dalla vittoria esterna del Rimini per 1-0, che cementa ancor di più il primato dei biancorssi nel girone D di Serie D.

Rimini che domenica prossima rientrerà al Romeo Neri sfidando la Correggese, Borgo San Donnino invece che sarà di scena in Toscana sul campo del Serravezza.

Giovanni Padovani