Sono passati quasi otto anni da quando ho iniziato a girovagare su e giù per i campi dell’Italia e posso dire di essere soddisfatto delle situazioni e delle persone che ho fin qui conosciuto. Se motivi logistici, in questo periodo della mia vita, mi hanno portato nella parte nord-occidentale del paese, la possibilità di vedere da vicino altre e nuove tifoserie è sicuramente un momento di crescita. Così dopo essermi già affacciato una prima volta nel girone A di serie D, dopo Varese-Vogherese della settimana scorsa decido di andare a Bra, piccola città di quasi 30 mila abitanti situata nel territorio del Roero, dove la capolista del raggruppamento ospita il Fossano in un derby tutto cuneese.

Dopo un giro lungo il perimetro dello stadio “Attilio Bravi”, guadagno successivamente l’ingresso nel rettangolo verde, entusiasta di conoscere dall’interno questo questa nuova tifoseria e questo nuovo stadio.

Gli ultras giallorossi si posizionano nella parte sinistra della tribuna coperta, rappresentati da una serie di pezze e striscioni fra i quali lo storico “Bra Front”. Dopo aver fatto sfoggio di un piccolo copricurva, colorano il settore con lunghe fumogenate sia all’ingresso della squadra che durante tutto il resto della partita. Cori a sostegno della squadra e della città si levano sempre alti e continui mentre, purtroppo, c’è da annotare l’assenza di tifosi al seguito della compagine ospite.

In campo la partita finisce col rotondo risultato di 4-1, così il Bra continua la scia positiva con cui guardare con fiducia alla serie C, idea che i tifosi accarezzano intonando il coro “Tanto gia lo so che l’anno prossimo gioco di sabato”. Una viva speranza per loro, un grande augurio dall’esterno per una tifoseria che comunque ha una sua non indifferente tradizione e meriterebbe senza dubbio la possibilità di altri incontri e confronti di tifo sicuramente più stimolanti.

Testo e foto di Davide Gallo