Derby ad alta tensione per il Brindisi contro il Foggia allo stadio Franco Fanuzzi, tappa fondamentale per il cammino salvezza che mette in palio punti vitali. L’impianto sportivo di Brindisi torna a vestire l’abito da sera per questo posticipo del lunedì dove sono attesi quattromila spettatori.

I biancazzurri nell’ultimo turno hanno raccolto un buon pareggio in casa della capolista Juve Stabia, mentre i rossoneri hanno battuto il Monopoli in un altro intenso derby vinto per 3-2. Nell’impianto di via Benedetto Brin atteso quindi il pubblico delle grandi occasioni, infatti, nel giro di poche ore, i biglietti disponibili in curva sono andati esauriti. Di contro invece i satanelli non potranno contare sull’apporto dei propri sostenitori, in quanto la trasferta è stata vietata ai foggiani. Nessuna novità, oserei dire “purtroppo”, in quanto la gara compariva sin da subito tra quelle segnalate con profilo di alto rischio. Evidentemente oltre alla vecchia rivalità che divide le due tifoserie, determinanti sono stati gli episodi avvenuti qualche anno fa al termine della gara di Coppa Italia tra le due compagini. Una scelta che sa comunque di beffa, soprattutto per l’interesse che avrebbe generato questa partita con la presenza della tifoseria foggiana; lo stimolo nel seguire partite che giocoforza si rivelano un monologo sugli spalti, è senza dubbio inferiore. Tra l’altro le due squadre e le due tifoserie durante i loro confronti hanno sempre regalato spunti di pregevole caratura.

Di conseguenza la Curva Sud di casa, suo malgrado, risponde presente ad un soliloquio senza confronto alcuno. Ad ogni buon conto, lo stato di forma dei ragazzi della Sud Michele Stasi è piuttosto considerevole, andando in controtendenza a quelle che sono l’attuale posizione in classifica e le premesse iniziali che non erano di certo quelle di un campionato così deludente. Compattati centralmente, aprono la serata con uno striscione nel ricordo di “Puppulino”, nell’anniversario dalla sua scomparsa, ricordato a più riprese con svariati cori da parte di tutta la curva.

Tifo come sempre su buoni livelli, la loro prova è caratterizzata dal continuo sventolio di bandieroni e bandiere che rendono vivo e colorato il settore, assieme all’accensione di un paio di torce che di sera regalano sempre il loro caratteristico fascino. Cori intensi e buoni battimani, con qualche pausa dopo le reti dello svantaggio che lasciano spazio ai cori di disapprovazione contro la società, condivisi anche dal resto dello stadio.

La compagine in campo non li premia di certo con una bella prestazione, cedendo il passo ad un Foggia molto più concreto sotto porta. A fine partita squadra chiamata a rapporto sotto il settore, alla quale viene richiesto più impegno rispetto a quello dimostrato fino ad oggi. Al termine di questa serata l’ultimo pensiero non può essere che rivolto a tutte quelle sfide passate che hanno visto le due tifoserie confrontarsi sui gradoni. Pensare al passato e a cos’era il mondo ultras senza restrizioni e divieti gioca brutti scherzi nostalgici, ritrovandosi catapultati ad un triste presente fatto di settori desolatamente chiusi. A sintetizzare il momento particolarmente difficile per il movimento ultras, non può che affiorare nella mente una vecchia coreografia realizzata non a caso proprio in un Brindisi-Foggia della stagione 2002/2003: a vele spiegate contro ogni avversità!

Catello Onina