A Modena arriva un Novara reduce da una lunga serie positiva, dopo il cambio di allenatore che è riuscito a rilanciare i piemontesi nella lotta per un posto nei play off.

In quest’ultima giornata del girone di andata, prima della sosta che vedrà il campionato fermarsi fino a metà gennaio, ci sono poco meno di 5.000 spettatori ad affollare gli spalti del Braglia.

Il tifo modenese, come da un po’ di tempo a questa parte, è diviso in spezzoni: in curva qualche pezza, qualche due aste ed un paio di bandieroni giallo blu per “Vecchie Brigate” e soci; nei distinti, nel lato più vicino al settore ospiti, i gruppi che solitamente animano questa zona offrono un tifo che si concentra specialmente su offese di ogni genere contro Caliendo, proprietario della società, mentre il resto dei cori sono comunque di buon livello, nonostante a cantare sia solo un piccolo quadrato di persone.

Verso la metà del primo tempo, sempre in zona gradinata, si verifica un poco comprensibile intervento di steward e polizia.

Da Novara circa 300-350 tifosi con diversi striscioni, alcuni dei quali tristemente coperti dai cartelloni pubblicitari. Prima dell’inizio della partita, aprono un grosso bandierone che ricalca il simbolo della loro città. Il tifo, a parte qualche coro secco, è abbastanza deludente anche per colpa di una certa dispersione dei presenti, sparsi nel settore ospiti senza troppa compattezza. L’unica nota positiva è che per tutta la partita, i 4-5 bandieroni non hanno mai smesso di sventolare, nemmeno sul 3-0 per il Modena.

Testo di Fabio Bisio.
Foto di Fabio Bisio e Francesco Passarelli.

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