Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

AGGIORNAMENTO: per ottimizzare la funzionalità del sito, piuttosto che pubblicare una seconda notizia con le sole fototifo, abbiamo deciso che – dopo la pubblicazione in rivista – ripubblicheremo la cronaca stessa, ma implementata dell’intera galleria fotografica che troverete a fine articolo.

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Se pensate che tifo sia sinonimo solamente di ultras e relativa mentalità, questo articolo potete tranquillamente saltarlo e andare su qualcosa di più appetibile. Se il vostro target è esclusivamente un Partizan-Stella Rossa o un Napoli-Verona, parlare di pallavolo non fa per voi, andate oltre. Se siete fra quelli che, nella cronaca di una partita, devono per forza sentir parlare di scontri (spesso più fantomatici che altro) e Daspo a iosa (spesso più che reali, purtroppo), l’ambiente del volley è troppo idilliaco per voi. Ma se invece avete un po’ di apertura mentale, l’idea che si può andare oltre ad un campo da calcio per parlare di un ottimo tifo e, infine, la non esclusiva degli ultras per quel che concerne il sostegno verso la squadra e la città, allora vi può andare a genio pure questo Busto Arsizio-Conegliano, gara 2 delle semifinali scudetto di pallavolo femminile.

Non è la prima volta che Sport People si occupa di volley femminile. Ci sono state, solo in questa stagione, le cronache di un paio di partite dell’Ornavasso e il bell’articolo di Simone su un match casalingo della titolata squadra di Bergamo. Non me ne voglia nessuno, ma né basandomi su quei racconti, né con la mia idea del tifo nel volley, avrei mai scelto una partita come quella di oggi. Specialmente se parliamo di pallavolo femminile dove, sicuramente con grande pregiudizio da parte mia (ma nulla ci posso fare), ho sempre pensato che una certa parte dei convenuti andasse al palazzetto solo per menarselo dopo, in santa pace, fra le lenzuola di casa.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Due-tre fattori mi hanno spinto, in senso contrario, su questa semifinale. Il primo, senza dubbio, è quello che Sport People, nel mio caso, è una seconda giovinezza nel senso di un viaggio di scoperta continuo: in questi quasi due anni di corrispondenza, oltre a tanto calcio, ho seguito il basket (sia maschile che, ultimamente, femminile), l’hockey su ghiaccio, l’hockey su pista, il calcio a 5 e allora dici “perché no, vediamo un po’ cosa c’è anche nella pallavolo”. Il secondo motivo è che il periodo di Pasqua, in particolare da quando sono qui, può portare ad una certa depressione, accentuata se associata a delle giornate di puro maltempo; ecco, quindi, che una partita del genere in serale a Pasquetta è una specie di salvagente lanciato in mare aperto. Terzo ed ultimo motivo, ho visto le immagini della gara di andata al PalaVerde (ex mitica casa della Benetton Treviso di basket) con 5.000 spettatori, dei quali un centinaio da Busto Arsizio; non mancherà la cornice di pubblico (anzi, si prevede il tutto esaurito) ed è una partita abbastanza da Sport People. O almeno da Sport People post tessera del tifoso.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Se parliamo di pallavolo, tutto sommato, ho bei ricordi. Praticandola a scuola, quando per qualche motivo sadico, il professore non voleva proprio farci giocare a pallone, me la cavavo benino e come sport, in sé, mi piaceva. Poi c’era anche la pallavolo di una volta, quella degli Europei e dei Mondiali, trasmessa dalla Rai, con l’apoteosi dell’era Velasco e di quelle mitiche battaglie contro avversari che si chiamavano Olanda e Cuba, il top a quell’epoca. Era l’Italia dei Lucchetta, dei Cantagalli, degli Zorzi e dei Giani. Penso che tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 in pochi non abbiano avuto una sbandata per quella pallavolo.

Purtroppo, nonostante la fucina di campioni e campionesse prodotti dal volley nostrano, l’Italia ha avuto sempre un grande difetto: nei suoi campionati sono, salvo qualche rara parentesi, mancati o dei sodalizi legati a grandi realtà urbane (basti guardare al triste esempio di Roma, nata dal nulla, vincitore di uno scudetto e poi sparita così come era comparsa) o dei club di grande continuità storica. Ci sono, come già detto, delle eccezioni, ma rimane il fatto che le nostre massime serie di pallavolo sono relegate a centri di provincia, spesso anche piuttosto piccoli, concentrati quasi sempre nel Nord Italia. Non fa eccezione né la gara di stasera né, in generale, la regular season di questa serie A1 femminile, dove il club più a sud è stato Frosinone, tra l’altro unica eccezione geografica su 11 squadre partecipanti.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Se manca la distribuzione geografica, dove si vince c’è comunque passione popolare e voglia di andare al palazzetto a vedere una partita di pallavolo. Nello specifico, stiamo parlando di due fra le realtà più attive nel volley dell’ultimo decennio.

La Futuro Busto Volley, nata nel 1998, è da qualche anno stabilmente in serie A1, soprattutto grazie all’innesto dello sponsor Yamamay, il quale, oltre ad apportare i fondi per dei campionati di vertice, ha ricostruito il palazzetto dello sport di Busto Arsizio facendolo diventare un autentico gioiellino e dando, ovviamente, il proprio nome all’impianto. Risultato di tutto ciò sono state due Coppe Cev, una Coppa Italia ed una Supercoppa. Inoltre il club ha già varcato, nella precedente stagione, le porte della Champions League, portando Busto nell’élite della pallavolo continentale. Manca sicuramente quel titolo italiano voluto ed inseguito, e in pochi credevano, dopo la stagione regolare, col suo deludente sesto posto e l’abbinamento ai quarti contro Bergamo da sfavorita, di poter intravedere l’ambito traguardo proprio ora. Invece, proprio contro la Foppapedretti, la vittoria a Bergamo e la successiva riconferma al PalaYamamay hanno mandato le “farfalle” (questo il soprannome delle ragazze) in semifinale. Dove, a sorpresa, hanno sbancato anche il campo di Conegliano, seconda classificata e da molti indicata come la vera antagonista di Piacenza, in gara 1 al PalaVerde, ed una vittoria, questa sera, proietterebbe le biancorosse verso una inaspettatissima finale.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Conegliano, o meglio la Imoco Conegliano, è nata nel 2012 a seguito del ritiro della prima squadra della Spes, storico sodalizio della cittadina della provincia trevigiana, rilevando da Parma il titolo di serie A1. Anche le “pantere” gialloblu vantano una grande tradizione nel volley, pur non arrivando mai a risultati veramente importanti. Per assurdo, solo il passaggio di consegne dalla Spes alla Imoco ha lanciato il sodalizio gialloblu ai vertici, per la gioia dei tanti tifosi legati a questo sport.

Come già anticipato, la partita nel giorno di Pasquetta è una bella salvezza per me. Parto da casa con la pioggia, sperando che quanto visto su Google Maps mi porti, con la mia sola memoria come ausilio, a destinazione. E così è. Uscito dal casello di Legnano, aspetto la quinta rotatoria per girare a sinistra e immettermi in una stradina non larga ma trafficata. Anzi, mi chiedo come mai, dopo un viaggio assolutamente tranquillo, tutto quel traffico sia proprio in prossimità del palazzetto. Dico, fra me e me che no, non può essere tutto per la partita, ma stavolta mi sbaglio. Il PalaYamamay mi si para davanti agli occhi a mo’ di cattedrale nel deserto, con tante, troppe macchine parcheggiate persino sulla pista ciclabile. E il bello di tutto ciò è che manca ancora un’ora all’inizio della partita. Mi adeguo alla situazione e opto pure io per la pista ciclabile, non essendoci altra soluzione.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Vedendolo da fuori, questo palazzetto, è veramente un gioiellino: costruito con un occhio anche all’estetica, non sembra neanche poi così grande da ospitare i suoi 4.500 e passa spettatori. Arrivato ai botteghini, neanche a dirlo, il cartello indica che non c’è più posto per nessuno, “tutto esaurito”. Il botteghino accrediti, situato dalla parte opposta, è assalito da una coda interminabile ma, per fortuna, pare che la stampa abbia una corsia privilegiata. Così, poco elegantemente, posso passare davanti a tutti e ritirare il mio pass, per fortuna in tempi rapidissimi.

Quando entro dentro al palazzetto è già praticamente tutto pieno. Le ragazze sono in campo per il riscaldamento, e bisogna ammettere che, almeno dal punto di vista estetico, capisco perché in molti vanno a vedere il volley femminile disinteressandosi al 100% della partita, pur con dovuti distinguo. Non è di certo così stasera, dove un’intera città sembra essersi data appuntamento. Ci sono intere famiglie con bambini, ragazzi e ragazze e, ovviamente, non può mancare la torcida.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Qua credo, anche se verrò odiato dal proofreader, mi serve aprire un’altra parentesi dovuta, riallacciandomi a quanto detto in apertura. Nonostante nella pallavolo si tendano ad imitare alcune usanze degli ultras, la faccenda qui è completamente diversa. A tifare si tifa, ma spesso e volentieri da seduti. Tamburi ve ne sono a iosa, megafoni non ne parliamo. Diciamo che, tra le due tifoserie, ho contato 15 megafoni e, pensando al calcio, penso che, veramente, “quando niente e quando assai”. Le sigle adottate a volte sono meramente ultras, altre invece sarebbero improponibili in tale contesto, come per esempio nel caso degli “Amici delle farfalle” di Busto Arsizio. Insomma, c’è un meccanismo di identificazione col tifo nei campi di calcio ma, a causa di diverse esigenze, le differenze non hanno fatto fatica a venir fuori. Anzi, mi viene da pensare che un gruppo, nel volley, totalmente di stampo ultras come lo intendiamo noi sarebbe piuttosto mal tollerato in questo scenario.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Sta di fatto che il colpo d’occhio del PalaYamamay mi impressiona. Dopo aver chiesto informazioni all’addetto stampa su come muovermi (e, praticamente, ho la libertà di andare ovunque, nel vero senso della parola), osservo meglio lo spettacolo degli spalti. La “torcida” bustocca è facilmente individuabile per il fatto che tutti vestono maglie rosse. Lo striscione di riferimento, per quanto coperto perché messo di spalle al settore, è “Amici delle farfalle”, ma ci sono anche i “Marcon Boys”. In prima linea conterò 9 megafoni più una ragazza al microfono in ultima fila, dove ci sono anche tre grancasse, una delle quali percossa da un’altra ragazza. A parte la prima e l’ultima fila, tutti, almeno ufficialmente, tifano, ma da seduti, salvo le tante occasioni per alzarsi in piedi. In mezzo alla “muraglia rossa” c’è gente di ogni età che, con mani e voce, è ben decisa a farsi sentire costantemente.

Su sponda ospite, nella tribuna opposta agli “Amici delle farfalle”, ci sono i ragazzi di Conegliano, con 5 tamburi e altrettanti megafoni. In piedi saranno circa una ventina di persone, più un’altra ottantina che assiste alla gara seduta. Le sigle sono un po’ più adatte al nostro movimento, come “Non plus Ultras” e “Gioventù Gialloblu”. A presidiare il tutto qualche carabiniere che, più che altro, assisterà inoperoso allo svolgimento della gara.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Sin dalle prime avvisaglie di tifo, nel prepartita, noto altre sostanziali differenze tra le due tifoserie. I ragazzi di casa tifano non per la “Futura Volley” ma per la “Yama” o per la “Unendo Yama”, e solo rare volte per Busto Arsizio. Maglie, bandiere e sciarpe portano la sigla del celebre sponsor. Insomma, è come se, nel basket, i ragazzi di Siena, invece di far cori per la Mens Sana, li facessero per la “Monte Paschi”. Inoltre, il tifo è veramente potente, nonostante gli effettivi siano quasi tutti seduti, i decibel sono ampiamente oltre la soglia di tollerabilità per il timpano e per gli ospiti non è facile farsi sentire. I ragazzi di Conegliano, per quanto per nulla coadiuvati dal pubblico normale, sostengono di più “Conegliano” e le “pantere”, e non mi risulta aver udito cori col nome dello sponsor, così come il materiale mi sembra autoprodotto. Insomma, più coinvolgimento ma “marcato” da una parte, meno partecipazione ma più attaccamento al nome della città e del club dall’altra.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Dopo tutte queste premesse e questi preamboli, la partita inizia, con l’entusiasmo generale della folla. I Bustocchi tifano incessantemente, gli attimi di sosta sono prossimi allo zero. Se tutto quel pubblico stesse in piedi sarebbe veramente il delirio. I bandieroni vengono sventolati spesso. Il primo effetto speciale, di cui evidentemente ignoravo l’esistenza, è il pubblico che scandisce “mu-ro-ne” in piedi e muovendosi avanti ed indietro con le braccia ogni qualvolta una propria giocatrice riesce a murare la schiacciata di un’avversaria. Veramente non male per una partita di pallavolo. Ovviamente, nonostante tanto impegno e qualche battimani, è difficile per gli ospiti ottenere ascolto e, pur cambiando postazione, faccio fatica anche io a sentirli. Tra l’altro il primo set sembra indirizzarsi da subito verso Busto Arsizio, esaltando la carica del palazzetto strapieno. Infatti, alla fine, il punteggio di 25-20 per le farfalle, fra l’esultanza generale, sembra dare un indirizzo deciso alla partita.

Tutto cambia nel secondo set, quando Conegliano parte molto meglio, prendendo il largo. Il palazzetto non ne risente, pur non potendo rimanere con gli stessi toni della prima frazione. Si fanno coraggio i tifosi ospiti, con qualche coro tenuto un po’ più a lungo. Alla fine le pantere demoliscono 16-25 le padrone di casa, riportano in parità il conteggio set e rimettono in bilico la questione del passaggio in finale. Da segnalare nessun coro contro tra le tifoserie e la massima correttezza sugli spalti.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Nel terzo set decido di spostarmi, come suggeritomi dall’addetto stampa, all’ultimo anello, vicino al tabellone elettronico. La visuale, nonostante l’altezza, è perfetta, e comincio a capire quando Simone, nei suoi racconti al PalaTiziano, elogia la libertà di poter andare in qualunque parte del palazzetto senza essere disturbato. Accanto a me ci sono altri fotografi, ma anche gente che vuole vedersi la partita da una postazione privilegiata. La “piccionaia” mi fa apprezzare ancora di più il tanto pubblico presente, e non nasconde nulla: è qui che conto, con esattezza, il numero esatto di tamburi e megafoni a tifoseria. E sempre da qui mi risulta ancora più difficile sentire i ragazzi di Conegliano, data la distanza tra me e loro e, di contro, la vicinanza con “Amici delle farfalle” e compagnia. Senza grande storia, Busto si riporta avanti, guadagnandosi agevolmente il set col punteggio di 25-17: esulta il palazzetto, l’impresa della finale è più vicina.

Per il quarto set torno a bordo campo, divertendomi a cambiare spesso le postazioni e andando più vicino a rete. Il palazzetto è a mille e i canti, accompagnati dal frenetico ritmo dei tamburi, non finiscono mai. Sul 22-20 per Busto le farfalle siglano il punto numero 23, ma l’arbitro non convalida, dando invece il punto a Conegliano. Qua il fair-play del pubblico del volley va a farsi benedire, con l’arbitro insultato pesantemente da oltre 4.000 spettatori. E la beffa arriva quando, in pochi minuti, Conegliano ribalta il punteggio e, ai vantaggi, termina il set sul 26-24, andando al tie-break. La pausa, breve, non è nient’altro che un mare di fischi ed altri epiteti verso l’arbitro.

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Busto Arsizio-Conegliano 3-2, Semifinale 2 Serie A1 pallavolo femminile 2013/14

Il quinto ed ultimo set è incredibile: nello scenario di un PalaYamamay bollente, la partita non vuole saperne di assegnare un padrone. Ormai si va decisi per le due ore di gioco. Prima si va 14-14, poi 15-15, poi 16-16. La contesa appassiona le tifoserie, e verrebbe da dire che ogni singolo elemento del pubblico, sia di fede biancorossa, sia di fede gialloblu, è attivo nel sostegno. La zampata finale la dà Busto, vincendo per 18-16 e portando le padrone di casa ad un’inaspettata, quanto sin troppo celere, finalissima. Il pubblico di fede biancorossa è in visibilio, e da ora in qua ci sono solo scene che rimarranno a lungo nella storia sportiva di queste due comunità: da una parte le ragazze di Conegliano, mestamente sotto al settore dei loro tifosi, sconsolate, alcune persino in lacrime; dall’altra parte solo sorrisi ed incredibili esultanze che si protraggono per diversi minuti. Dopo tante foto fatte e quattro pagine di Word, decido che è ora di chiuderla qui.

Riprendo la mia auto vedendo la gente festante che si riversa nelle strade: alcuni terranno sciarpe e bandiere ai finestrini, altri suonano brevemente il clacson. La febbre del volley ha contagiato una città intera.

Testo e foto di Stefano Severi.