L’ACB e la sua storia coperti di ridicolo
– La solita gestione disastrosa della campagna abbonamenti: ritardi, indirizzi errati e ritiro all’ultimo momento. Quest’anno, per tentare di salvare la faccia, la geniale idea della maglietta in regalo. Peccato che sia stata in realtà pagata dagli stessi tifosi, i quali si sono visti aumentare di 50 franchi il costo dell’abbonamento spalti. L’ennesima grande trovata per riavvicinarsi al pubblico granata in un momento di estrema disaffezione!
– Una totale incompetenza riguardo la gestione di una squadra di calcio: mancanza di persone nei ruoli chiave, rinnovi contrattuali poco trasparenti e in ritardo, una rosa di giocatori in continuo cambiamento ed errori amministrativi che costano punti. Il tutto senza dimenticare che da un anno Benavente fa l’allenatore fittizio per coprire Rosas, che è sprovvisto del necessario patentino.
– Una totale incompetenza pure nella gestione dello Stadio: niente Marcia di Bellinzona a inizio partita, il tabellone che non funziona, costanti problemi all’entrata per la scansione dei biglietti e una buvette fatta di un misero tavolino.
– Una comunicazione inesistente, se non in perenne ritardo su Instagram o quando fa comodo tramite quei lecchini di ecodellosport. Altrimenti minacce e silenzi stampa.
– La nomina di un presidente fantoccio senza diritto di firma.
– Sfacciati e recidivi proclami di professionismo e promozione in Super League. E pensare che a Kriens la squadra ha giocato con la maglia d’allenamento e i numeri scotchati (male) sulla schiena perché in mezzo a tanto professionismo nessuno è stato in grado di informarsi su quali fossero i colori della divisa avversaria!
– Salari da fame o non pagati ai dipendenti, la tassa per il Team Ticino estorta direttamente dalla SFL, i mancati pagamenti per il sito internet (sospeso per settimane), per lo sponsor tecnico e per il bus della squadra (entrambi in seguito cambiati), la telenovela con il Comune per gli affitti dello Stadio, conti non saldati in vari ristoranti di Bellinzona, i soggiorni a sbafo in hotel ad Aarau e chissà quanto altro. Per fortuna che, come dicono i benpensanti, “Bentancur mette i soldi”.
Bentancur vattene da Bellinzona!
B’zona Boys 2005