Essendo in vacanza in Normandia e trovandomi di stanza a Caen, decido di andare a vedere Caen-Metz. La prima arriva a questa gara con una vittoria in tre partite, la seconda, neopromossa, ancora a secco.
Arrivo al moderno e piccolo stadio “Michel D’Ornano” un’oretta prima dell’avvio della partita e decido di entrare subito dopo aver mangiato qualcosa. Al mio ingresso è già presente lo striscione di casa dei MALHERBE NORMANDY KOP assieme ad altre pezze, anche se il settore è ancora vuoto. Nella controparte ospite invece sono presenti una ventina di ultras dietro lo striscione GRUPPA METZ che, ben prima del fischio d’inizio, si danno da fare con cori e sventolio di piccole bandiere.
A dieci minuti dall’inizio si fanno sentire finalmente anche gli ultras di casa, che srotolano anche uno striscione (“JAN TON RESPECT POUR TON CLUB T’HONORE DOBRODOŠLI”). Alla lettura delle formazioni viene fischiato il proprio allenatore dai tifosi di casa per motivi a me sconosciuti, mentre a livello scenografico vengono alzati alcuni drappi e bandiere rossoblu con lo stemma normanno.
Poco prima del fischio d’inizio entra un altro gruppo nel settore ospiti, che si posiziona distaccato dai primi dietro lo striscione HORDA, con la curiosa pezza METZ CAPITALE: dominando la scena rispetto all’altro gruppo già presente, surclassato se non altro a livello puramente numerico. Nonostante siano divisi fisicamente nel settore, durante la partita, la settantina di tifosi del Metz danno vita ad un tifo unitario con buoni battimani, aiutato da un tamburo e da numerose bandierine, cercando di ritagliarsi la propria visibilità specialmente nei momenti di silenzio dei locali.
Gli ultras di casa, anch’essi provvisti di tamburo, dopo aver accennato un botta e risposta con la curva opposta, eseguono una sciarpata ed espongono un altro striscione (QUAND CORMIER NOUS FAIT LE MALLOT ‘EST DOULOUREUX). Inizialmente i cori sono ben tenuti dallo zoccolo duro, ma non da tutto il settore, mentre il resto dello stadio segue i battimani della mascotte che appare sui megaschermi.
Aiutati dal buon andamento di una partita sicuramente avvincente, nel primo tempo si assiste a un tifo discreto e continuato con buoni picchi da parte dei normanni, ma anche gli ultras ospiti non si fermano o zittiscono quasi mai. Purtroppo a causa del livello deficitario del mio francese non riesco a capire i testi dei cori, anche se i motivi sono riconducibili a quelli utilizzati anche in Italia.
Nel secondo tempo invece, grazie al gol dei padroni di casa che avviene dopo pochi minuti, anche il resto dello stadio partecipa ai botta e risposta e più in generale ai cori proposti dalla Curva. Gli ultras del Metz, attivi anche nel secondo tempo, si rassegnano negli ultimi minuti della gara e tornano a casa dopo la quarta sconfitta consecutiva, mentre la squadra di casa riceve i meritati applausi dalla Curva che intona una serie di cori seguiti da tutto lo stadio. A parte i consueti fischi all’ingresso degli ultras del Metz, nessuna considerazione da parte di entrambe le tifoserie.
Edoardo Pacini.