La trasferta in Sardegna non è sicuramente tra quelle più agevoli, logisticamente ed fisicamente ti svuota, necessita di un minimo di organizzazione ed al netto di ciò, bisogna pur mettere mano al portafoglio. Quando, ironia della sorte, hai due appuntamenti in terra sarda nella medesima settimana, puoi dire di aver toccato il top della sfortuna, perché se c’è chi ne approfitta per trascorrere quattro giorni di ferie lontano dalla monotonia della vita quotidiana, sull’altro piatto della bilancia bisogna mettere quelle persone che per motivi di lavoro, studio o familiari, non possono trascorrere quattro giorni lontano da casa.

Così i tifosi blucerchiati trovano sul loro cammino il Cagliari in una doppia versione, campionato e Coppa Italia: se quest’ultima è un’appendice che le nostre squadre affrontano malvolentieri, giocando spesso con le seconde linee, in campionato si recita un altro spartito, ci sono i tre punti in palio, le panchine che scottano e tutta un’altra serie di motivazioni che ti obbligano a mettere in campo tutte le forze a disposizione.

Come per i giocatori, anche i tifosi non mancano di offrire il proprio apporto e la Gradinata Sud non salta l’appuntamento, fornendo anche in campionato buoni numeri e soprattutto un tifo ottimo, puntando quasi esclusivamente sulla voce ed incitando la squadra che naviga in acqua non del tutto tranquille.

Lo stadio è di quelli che si definiscono all’inglese, nulla a che vedere con il vecchio Sant’Elia, ora i tifosi sono a ridosso del campo e sia il tifo che la visuale sono estremamente favoriti. Sull’aspetto estetico ognuno di noi può dare il giudizio che vuole, resta il fatto oggettivo che i nuovi stadi, pur all’avanguardia e con tutti i confort, siano privi di quell’anima che lo sportivo probabilmente desidera, sono strutturati come un copia e incolla che li far sembrare tutti maledettamente simili, impersonali, per alcuni aspetti asettici.

Doriani che tengono in mano le pezze e la scelta si rivela vincente perché il colpo d’occhio non è affatto male, i Fieri Fossato colorano il settore con qualche bandiera ma in definitiva è il tifo vocale il fiore all’occhiello di una tifoseria che il proprio dovere lo fa in ogni circostanza.

Lo stadio presenta un ottimo impatto, il Cagliari sta vivendo una stagione fantastica, la curva si presenta ben piena e con una sciarpata ad inizio partita appena accennata. I problemi della tifoseria rossoblù sono conosciuti, le diffide hanno decimato il gruppo portante ed in questa partita il tifo poggia su un nocciolo abbastanza ristretto di persone, nonostante qualche coro secco sia veramente ben fatto.

Sul campo il Cagliari agguanta la vittoria sul filo di lana, rilanciandosi in classifica e puntando alle posizioni che danno l’accesso all’Europa: se non son sogni questi…

Foto di Alberto Cornalba