Sono circa 500 gli spettatori allo Stadio “Mundial 82” di Carpenedolo, dove il Calvina (compagine del comune di Calvisano), disputa le proprie partite casalinghe in questa stagione di Serie D.
Alla chiusura delle prevendite il venerdì sera, a Modena erano stati staccati 160 biglietti, a cui si sono aggiunti poi circa 150 tagliandi acquistati direttamente sul posto dai tifosi gialloblu.
L’insolita composizione del settore ospiti, spinge metà del contingente dei supporter geminiani a mettersi a sedere nella parte laterale del settore, mentre i gruppi organizzati della Montagnani si sistemano nella gradinata subito dietro la porta.
I ragazzi della Sud offrono un buona prestazione canora quest’oggi: pur non accompagnati da metà dei presenti, come detto, dietro i loro drappi vedono comunque parecchia animazione. Oltre ai vari cori per la squadra, prende piede il nuovo coro in dialetto modenese che, partita dopo partita, sta spopolando tra gli ultras gialloblu.
Bell’impatto visivo ai vari cori secchi che vengono lanciati per tutta la partita, coordinati dal tamburo e con le mani a far rumore ma anche scenografia. Oltre ai classici sfottò verso reggiani, bolognesi e cesenati, se ne registrano alcuni anche contro la tifoseria bresciana, vista la vicinanza, ripescando un coro di repertorio molto in voga anni fa. Oltre al bandierone degli Avia Pervia, che fino ad ora si era visto solamente al Braglia, gli stessi sfoggiano un altro bandierone recante un teschio.
Nel secondo tempo sciarpata abbastanza riuscita che non riesco a immortalare data la mia visuale, schiacciata proprio sotto il settore ospiti, dove al fianco dei modenesi si evince la presenza degli amici veneziani, omaggiati anche con un coro dedicato.
Dopo 90 minuti di sostegno, al fischio finale gli ultras gialloblu sono costretti a fischiare nuovamente i loro giocatori, visto il pareggio finale che ha il sapore di un passo falso e che riduce ancora di più le speranze di raggiungere il primo posto.
Niente da segnalare per il pubblico di casa, per lo più parenti dei giocatori e addetti ai lavori.
Francesco Passarelli