Per la terza giornata del campionato di Serie C, il Santarcangelo ospita il Parma, una delle tante nobili decadute del calcio Italiano. Dopo il fallimento e aver stravinto il campionato nazionale dilettanti, quest’anno pur trovandosi ancora al terzo gradino del calcio nazionale, la tifoseria gialloblu potrà beneficiare di tanti stimolanti confronti e derby, primo fra tutti quello con Reggio Emilia.

La squadra locale invece, attualmente capolista del proprio girone, attende la partita come un evento da inserire nei propri annali visto che la formazione Clementina, solo qualche anno fa, veleggiava costantemente nei dilettanti ed oggi si ritrova al cospetto di una delle compagini che, nel recente passato, ha scritto pagine importanti del calcio nostrano. Anche il pubblico, pur ovviamente non paragonabile a piazze di spessore e tradizione, è ben al di sopra dei suoi standard abituali, con ben 600 unità presenti alle quali contribuisce significativamente la tifoseria ospite.

Proprio nei giorni precedenti questa partita, a Santarcangelo è nato un gruppo di tifosi che si impegnerà, secondo gli intenti che ne hanno portato alla fondazione, a sostenere la formazione locale, cercando di creare un po’ di entusiasmo e incitare i gialloblù in maniera migliore. Così nella parte estrema della tribuna appare uno striscione già usato in passato, con una scritta generica ”Santarcangelo”, novità assoluta è invece la pezza che lo sovrasta con la scritta “Casualmente Ultras”: bisogna vedere e capire col tempo  se dietro a queste forme c’è anche sostanza.

All’ingresso delle squadre in campo, nella tribuna dei locali vengono sventolate delle bandierine: non è molto, ma meglio di niente; nel settore ospite invece, i navigati BOYS sventolano i soliti bandieroni del gruppo ed espongono i due aste che accompagnano sempre le loro partite, oltre al lungo striscione “Curva Nord Matteo Bagnaresi”. Ovviamente il primo coro partito dal settore dei BOYS è in ricordo del Bagna, sgradevole è stato sentire qualche fischio dal settore dei locali, ma probabilmente nemmeno avevano capito di cosa si stesse parlando, fischiando per istinto contro i tifosi “invasori”.

La tribuna ospite non agevola il tifo per come è strutturata, comunque i BOYS fanno quadrato dietro il loro striscione e tra belle manate ed esposizione di stendardi, colorano e ravvivano il loro settore al meglio. Ovviamente gli Emiliani sognano un ritorno nella massima serie al più presto, un loro coro ripetuto a più riprese ne è il miglior testimone di tali desideri.

Per quel che riguarda il settore dei locali, cercano di incitare i propri giocatori ma di tanto in tanto, non si sa per quale motivo e nonostante l’evidente incomparabilità numerica e qualitativa, prendono di mira anche i supporter ospiti, talvolta risparmiati per farsi beffe di capitan Lucarelli. Allo stato attuale sembra niente più che voglia di protagonismo o speranza di raccogliere un po’ di gloria di riflesso, dal blasone degli avversari. Sarà il futuro a dirci se sapranno almeno parzialmente farsi carico di questa spavalderia con una presenza costante, oppure se “casualmente” li si vedrà solo nelle partite di cartello.

In campo la partita non si sblocca, la squadra Emiliana non riesce a far prevalere le sue individualità su quelle della formazione Clementina ed anche sugli spalti, rispetto ad altre occasioni, i supporter Emiliani mi sono sembrati meno incisivi nel loro sostegno. Ad ogni buon contro il binomio ultras/squadra è sempre saldo e al triplice fischio, tutta la formazione di mister Apolloni si porta sotto il settore ospite per i saluti di rito, così come la formazione romagnola che applaude la tribuna di casa, soddisfatta per un pareggio sostanzialmente giusto.

Gilberto Poggi.