Minuto 25: tra un coro e l’altro, i decibel calano di colpo, le urla dei singoli aumentano, la partita viene sospesa, un tifoso del Campobasso posizionato in Curva Nord Michele Scorrano si accascia a terra colpito da un attacco cardiaco, i medici a bordocampo corrono immediatamente nella porzione di curva dove si trova il tifoso. Sono 15 minuti da brividi, non si sente volare una mosca.
Dopo 15 minuti, il tifoso viene stabilizzato e portato immediatamente all’ospedale, gli applausi si levano al cielo, ma i miei applausi vanno soprattutto ai tifosi che hanno fatto ricorso alle prime cure del caso. Disprezzo invece va alle solite paginette, che pur di acchiappare dei like in più, non solo pubblicano foto e video della vicenda, ma addirittura li firmano come se fossero presenti sul posto (cosa assolutamente non vera); al momento in cui vi scrivo, il tifoso del Campobasso è ancora in ospedale, ma ha abbandonato la terapia intensiva, un grosso in bocca al lupo, con la speranza di rivederti presto sulle gradinate del Romagnoli!
I restanti minuti del primo tempo sono un autentico silenzio totale, in attesa di notizie dall’ospedale di Campobasso, con le uniche voci che giungono, sono quelle dei calciatori in campo, che hanno ripreso le ostilità. Nei primi minuti del secondo tempo, giungo sotto il settore degli ultras campobassani, arriva un’altra ondata di applausi, per cui, le notizie che giungono dal Cardarelli di Campobasso sono positive, tra un concilio e l’altro, si decide di riprendere a tifare fino alla fine della partita.
Questa tifocronaca può avere inizio: nella ripresa gli ultras campobassano spingono a più non posso la loro squadra alla ricerca della rete, con vari cori che rimbombano in tutto lo stadio. Bella “l’unione” curva-squadra che ha cercato in tutti i modi la vittoria, riuscendoci con una rete nei minuti finali, facendo esplodere il pubblico di casa, con conseguenti applausi reciproci al fischio finale. Sul piano visivo resta sempre positivo lo sventolio di tutti i bandieroni da parte di ogni gruppo organizzato campobassano, in più, aggiungo l’esposizione di uno striscione del gruppo Crociati all’esterno dello stadio, di sostegno verso un loro amico che non se la sta passando bene.
Una quarantina di tifosi carpigiani giungono in terra molisana per questa lunga trasferta, considerando distanza e giorno della partita, il dato è ampiamente accettabile; a inizio partita espongono uno striscione verso gli amici Panthers Fano, gli stessi ultras granata marchigiani saranno presenti al loro fianco in questa trasferta, omaggiati anche di un coro udito nei primi minuti di partita. Negli stessi primi minuti, mi posiziono nei pressi del loro settore: sono vari i cori per la squadra e per gli amici diffidati, al minuto 25 anche loro sospendono il tifo, riprendendolo ovviamente dopo i primi cori che giungono dalla curva di fronte. Tifo “classico” nel settore ospiti: con un tamburo che accompagna i cori per tutta la partita, un bandierone a testa per Guidati dal Lambrusco e QZD. Bandieroni tenuti sempre in alto e bello anche il drappo Sharp Carpi, esposto a fianco del drappo dei GdL, mentre un altro due aste con su scritto “FINO ALL’ULTIMO DIFFIDATO” fa capolino in mezzo al gruppo. Nel secondo tempo sono lontano da loro, ma in varie occasioni mi giunge il suono del tamburo che accompagna i cori, nonostante il passivo della loro squadra, si vede anche una sciarpata sia negli ultimi minuti di partita, sia al fischio finale, con i calciatori biancorossi sotto al settore.
Nessun tipo di problema tra le due tifoserie: al fischio finale si sentono cori per il movimento ultras in generale a mo’ di “risposta” tra una curva e l’altra.
Francesco Passarelli