Al mio arrivo in quel di Campobasso è forte l’entusiasmo dei tifosi presenti in questo pomeriggio (1500 circa), ancora freschi dalla recente sbornia di tre giorni prima, figlia della storica vittoria esterna in casa del Bari capolista, con circa 650 tifosi molisani al seguito che potranno dire ai posteri il più classico degli “io c’ero”.

Non avendo potuto ahimè raccontare il tifo della sfida in terra pugliese, mi butto a capofitto nella partita di questo martedì pomeriggio. Questo turno infrasettimanale è camuffato come recupero, vista la sosta osservata dalla terza serie nazionale nel mese di gennaio, che costringe ora ad un autentico tour de force squadre e soprattutto tifosi, che in 3/4 giorni si sono ritrovati costretti a notevoli sacrifici per essere presenti alle partite.

Il racconto del tifo ha inizio dal prepartita, quando lo speaker del Romagnoli ricorda con affetto Michele Scorrano, lo storico capitano del Campobasso ai tempi della Serie B, scomparso il 22 febbraio del 2009; all’omaggio si uniscono gli applausi dell’intero stadio, con la curva nord (a lui intitolata) che omaggia con un coro il giocatore con più presenze nella storia dei rossoblu (371 partite), coro che poi verrà cantato di nuovo anche a fine partita.

Nella parta bassa della Curva Nord si compattano circa 3/400 ragazzi che si prodigano a sostenere la loro squadra. Chiaramente quello con il meno blasonato Monterosi non è un big match e lo si evince anche dal sostegno, visto che ai lati del gruppo centrale non tutti cantano e quando lo fanno è solo in seguito alle fasi di attacco più salienti della propria compagine.

N.F.O. ed Ultras (Curva Nord ancora assenti) offrono il consueto repertorio canoro, con buoni risultati: in fase iniziale di partita bei cori secchi, a cui segue il “CAMPOBASSO” spezzato, la cui riuscita è ottima e che carica parecchio i presenti.

Nella seconda parte di gara c’è più costanza nei cori, alcuni cantati per almeno 7/8 minuti, ma anche qualche pausa (comprensibile) alla rete subita. Dopo questo episodio, fino al fischio finale non manca mai il sostegno per i rossoblu in campo (oggi con un’incomprensibile maglia viola), anche dopo il fischio finale quando i giocatori, sotto il loro settore, nonostante la sconfitta per 2 reti a 1, vengono applauditi e incoraggiati.

A livello di impatto visivo si nota qualche bandierone in meno, complice il forte vento che per tutti i 90 minuti infastidisce la loro azione. Bei battimani mentre assente la consueta sciarpata. Settore ospiti infine desolatamente vuoto: non si segnalano gruppi organizzati da Monterosi, piccolo centro in provincia di Viterbo che gioca le proprie partite al “Rocchi”, casa della Viterbese.

Nel prossimo turno del girone C di Serie C (sabato pomeriggio) il Campobasso giocherà sempre tra le mura amiche del Romagnoli contro la Turris, mentre il Monterosi rientrerà in casa ospitando il Picerno.

Francesco Passarelli