Il grande interrogativo è: qual è l’utilità di giocare le partite di terza serie la domenica alle 12:30 quando, tolte le due contendenti e rispettive tifoserie, l’interesse complessivo del resto del pubblico calcistico è pressoché pari allo zero? Domande che si pongono in tanti, fra quelli costretti ai salti mortali per star dietro a questo orari assurdi. Tanti ma non chi comanda il nostro calcio, che anzi proprio recentemente ha alzato l’asticella dell’assurdo portando una gara di Serie A, Milan-Como nello specifico, in Australia. Contenti loro, scontenti tutti.
Ciò nonostante, ampiamente positiva la cornice di pubblico per questo Campobasso-Ternana anticipato a ore pasti, col dato ufficiale che parla (tra paganti e abbonati) di 3.667 presenti. Curva Nord Michele Scorrano, invece, che migliora in termini di prestazione canora rispetto all’ultima uscita casalinga. I lanciacori fanno un ottimo lavoro per coordinare non solo la parte centrale della Nord, ma anche le balconate ai margini della stessa. Classico repertorio di cori da quelli tradizionalmente dedicati ai “lupi”, a quelli per gli amici diffidati ma anche tanti in dialetto locale. Sempre positivo lo sventolio dei bandieroni da parte di tutti i gruppi, a cui oggi se ne aggiunge un altro del gruppo NFO. Ben riuscita anche questa volta la sciarpata, realizzata nella metà del secondo tempo, mentre al fischio finale si levano i primi fischi indirizzati alla squadra per la prestazione odierna, non senza avere rimarcato comunque il loro sostegno a prescindere.
In ultima battuta, in merito ai gruppi organizzati di Campobasso, si segnala un comunicato con cui anticipano e spiegano la loro assenza in vista della prossima trasferta in quel di Alessandria, dove la loro squadra sarà ospite della Juventus B.
Nel settore ospiti trovano invece spazio quasi 200 tifosi giunti da Terni. Più della metà sono ultras rossoverdi, che dopo la passata stagione sugli stessi gradoni del Molinari, offrono nuovamente una prova di tifo decisamente convincente. Stazionando lungamente nei loro paraggi durante il primo tempo, mi colpisce la notevole costanza dei cori: nei primi trenta minuti ne conterò solamente 3-4, segno tangibile dell’ottimo lavoro dei lanciacori e della generosità con cui il resto del pubblico li segue.
Si nota l’utilizzo del tamburo, ben suonato lungo tutto l’arco dei novanta minuti, come è positivo lo sventolio dei due bandieroni nella parte bassa del settore fra i quali, ogni tanto, fa capolino un due aste.
Espongono anche alcuni striscioni esposti, in primis (sia a firma Curva Nord che Vecchio Stampo) per onorare la memoria di Patrizia, storica tifosa delle Fere scomparsa la settimana scorsa all’età di 63 anni, ricordo a cui partecipa anche la curva di casa.
Secondo tempo degli ultras ternani che si mantiene su buoni livelli, in particolare il boato “Fere… fere” arriva ben distinto anche dalla parte opposta in cui mi sistemo in questi secondi quarantacinque. I vari e particolarmente compatti battimani sono il loro fiore all’occhiello e la festa al fischio finale con la squadra, giunta sotto al loro settore, è il commiato perfetto per celebrare questa vittoria esterna in terra molisana.
In chiusura di tifocronaca mi concedo una parentesi personale mandando un grande abbraccio a un nostro collega toscano di testata, in un momento per lui molto particolare.
Francesco Passarelli










































