Non è semplice raccontare di questa partita. Parlare dei due tempi di gioco disputatisi a distanza di un mese abbondante l’uno dall’altro, non è roba che capita tutti i giorni…

Per partire dal principio, bisogna risalire a sabato 28 febbraio, quando sullo stadio Romangoli di Campobasso imperversava una bella nevicata. Speravo con tutto il cuore che la partita non avesse mai inizio, invece incredibilmente vennero fatti giocare i primi 45 minuti. Con il passare dei minuti, l’aumentare della precipitazione nevosa costrinse anche il direttore di gara a porre fine all’incontro. Poco prima mi vidi costretto anche io alla fuga, immortalando poco e nulla dei primi venti minuti di gioco, per cui mi scuso in anticipo per la qualità delle foto.

Giovedì 7 aprile invece, si arriva finalmente alla disputa del recupero del secondo tempo mai giocato. Che, tra l’altro, e per precisione, sarebbe un recupero del recupero visti i casi di covid riscontrati nella compagine campana, che avevano costretto a posticipare ulteriormente i tempi.

Ovviamente non mi aspetto un pubblico numeroso allo stadio, tuttavia rispondono presente circa un migliaio scarso di tifosi, non male considerando che si trattava di presenziare per soli 45 minuti e nel pieno mezzo della settimana lavorativa.

Nella curva locale l’afflusso è minore rispetto alle precedenti occasioni. Nei primi 45 minuti il colpo d’occhio fu simile a quello odierno, comunque sia il tifo dei rossoblu risulta quanto meno accettabile per questo secondo tempo, grazie anche alle varie azioni offensive della squadra in campo, che aiutano ad alzare i decibel anche per i tifosi più timidi.

Consueto repertorio canoro per gli ultras campobassani che puntano anche su parecchi cori secchi (bello il “Curva Nord Michele Scorrano” sul finale di partita, che si unisce al classico “Campobasso” spezzato). Si notano anche per buonissimi battimani che coinvolgono parecchi ragazzi nel loro settore, mentre al fischio finale applaudono la loro compagine che riacciuffa il pari nei minuti finali di partita.

Se nei primi 45 minuti nel settore ospiti era presente solo un gruppo proveniente da Torre del Greco, oggi ho l’opportunità di vedere l’intera tifoseria organizzata al seguito, visto il recente comunicato degli ultras corallini che preannunciava il rientro sugli spalti col ritorno della capienza al 100%.

I biancorossi fanno ingresso nel settore ospiti con circa dieci minuti di ritardo sull’inizio del secondo tempo, arrivando in circa un’ottantina di unità. Presenza, la loro, che giudico ampiamente positiva: ottimo coinvolgimento nei cori in tutto il settore, compattezza nel tifo ed un ottimo utilizzo del tamburo, fanno della tifoseria della Turris una tra quelle che più ho apprezzato in questa stagione, nel settore ospiti del Romagnoli.

Gli ultras corallini si fanno apprezzare anche per il mix tra piccole bandiere, bandieroni più grandi e per l’ottimo repertorio canoro, che verte su cori più disparati: per la squadra, per gli amici diffidati, per il movimento ultras in generale, per gli amici scomparsi e contro le rivali principali quali Savoia e Juve Stabia.

Anche loro al fischio finale salutano i propri giocatori, ma nei volti di parecchi di loro è forte la delusione per la vittoria sfumata negli ultimi minuti di partita. Tra le due tifoserie non c’è stato alcun tipo di problema.

Francesco Passarelli

Galleria partita sospesa:

Galleria recupero: