In questo anticipo del sabato, si disputa al Romagnoli di Campobasso il big match del campionato di Eccellenza molisana tra i rossoblu locali e l’Isernia, appaiate in testa alla classifica a punteggio pieno.

Il pubblico di casa risponde in modo positivo al rientro della propria squadra tra le mura amiche. Sono 1500 i presenti in questo sabato pomeriggio nell’impianto di Contrada Selva Piana, dopo un esilio durato un mese, culminato in una serie di assurde disposizioni, vedasi le modalità d’ingresso contingentato al “Poce” di Riccia che hanno permesso solo ad una ristretta cerchia di tifosi di assistere alle prime gare dei rossoblu.

Il rientro a casa coincide inoltre col ritorno di un gruppo organizzato della nord campobassana, vale a dire il gruppo Curva Nord Campobasso che oggi fa debuttare il proprio drappo Già Noti, posizionato a fianco dello striscione principale e nel quale ha deciso di identificarsi completamente come singolo gruppo, restituendo il nome collettivo del settore alla tifoseria nella sua interezza. Circa un centinaio sono i supporter che partecipano attivamente al tifo, appaiono vitali e sempre in movimento ma al contempo si nota in maniera evidente l’assenza degli altri gruppi organizzati a dar manforte al tifo. Vari cori per la squadra, per gli amici diffidati, in dialetto campobassano ed anche sfottò verso la tifoseria ospite, mentre un bandierone viene sventolato con regolarità nei novanta minuti.

Sono 150 invece i tifosi giunti da Isernia nel settore a loro dedicato, con la componente ultras che fa il suo ingresso al ventesimo minuto. In varie occasioni della partita ho modo di apprezzare da vicino la prestazione degli ultras pentri, che confermano l’ottimo stato di forma già visto in occasione di Isernia-Akragas dello scorso giugno. Il loro tifo è ampiamente seguito dal settore in tutti i novanta minuti, compattezza nell’eseguire i cori nella zona dove si concentrano i gruppi organizzati, buonissimo il repertorio canoro, dai cori più disparati per la loro squadra a quelli contro la tifoseria locale e il resto della regione, rinfocolando le rivalità anche contro Termoli e Venafro. Nel loro mirino finisce inoltre la FIGC Molise: senza il Campobasso 1919 nel campionato di Eccellenza, probabilmente l’Isernia sarebbe stata la grande favorita del campionato, ma d’altronde con il contenzioso sportivo e giudiziario ancora aperto per il vecchio Città di Campobasso, sarebbe stata passibile di contestazioni anche l’ammissione (comunque improbabile) in D di quest’altro sodalizio già presistente, solo perché rilevato da Matt Rizzetta, uno dei vecchi soci italo-americani del precedente club, poi escluso sotto la guida dirigenziale di Gesuè.

Tornando alle questioni di tifo, molto buona la presenza di colore con 4/5 bandiere biancazzurre sventolate nei 90 minuti (soprattutto nella ripresa), unite all’accensione di vari fumogeni e l’esposizione di uno striscione ad inizio secondo tempo. Al fischio finale, nonostante la sconfitta per 2 a 0, raccolgono il saluto della propria squadra, giunta sotto il loro settore.

Dall’altra parte è festa per il tifo di casa, per la vittoria di una delle partite più importanti di questo campionato che accredita maggiormente le chance di vittoria finale dei padroni di casa. Ancora vari insulti a margine fra le due parti, anche in ragione di alcuni episodi nel prepartita i cui dettagli è meglio omettere per ovvie ragioni.

Francesco Passarelli