Pittoresca trasferta per gli ultras savoiardi impegnati a Capri contro la compagine locale, militante anch’essa nel Girone A dell’Eccellenza Campana. La giornata dei supporter biancoscudati comincia al porto di Sorrento, con il relativo imbarco sugli aliscafi diretti in una delle isole italiane più celebri al mondo.

Il Savoia non sta propriamente disputando una grande stagione e occupa i bassifondi della classifica, con il serio rischio di restare impelagato nella lotta per non retrocedere. Un calvario in cui il popolo torrese è ormai invischiato da anni, tra fallimenti, campionati anonimi e cocenti delusioni. Mai come oggi, pertanto, questa cinquantina di fedeli incarna appieno lo spirito della tifoseria, dimostrando ancora una volta quanto Torre Annunziata meriterebbe ben altri palcoscenici.

Al loro arrivo gli ultras trovano un servizio d’ordine tutt’altro che morbido. Evidentemente abituati ad accogliere solo orde di facoltosi turisti tedeschi e americani, ai locali sarà parso assai faticoso dover contenere questa masnada di ragazzi giunti pacificamente sull’isola per assistere al match. Il serpentone savoiardo inscena un piccolo corteo fino allo stadio San Costanzo, dove ad attenderli c’è il reparto celere, che li confinerà in un angoletto dell’impianto sorvegliandoli a vista, neanche fosse un contingente di ergastolani destinato a Poggioreale.

Al netto di tutto ciò, è una di quelle trasferte che merita di esser vissute bene, sia per la sua unicità che per la sostanza con cui viene svolta. Gli ultras del Savoia, pertanto, posizionano tutto il loro materiale e cominciano a sostenere senza sosta la squadra e il loro ideale. Un tifo che si avvale di numerosi battimani, cori a rispondere e inni all’essere ultras. In campo, manco a dirlo, i biancoscudati non ricambiano e alla fine escono sconfitti per 2-1, ricevendo tutta l’amarezza di chi si è sobbarcato la trasferta (che peraltro, considerata la distanza, ha costi tutt’altro che irrisori: aliscafo 40 Euro andata e ritorno!).

Per il pubblico di casa nulla da segnalare, i Boys – gruppo che seguiva la squadra da inizio stagione – forse in contestazione, non presenziano sugli spalti. Fase di deflusso senza problemi, con la polizia impegnata a scortare frettolosamente i savoiardi agli imbarchi. Venti minuti di navigazione e il mezzo può nuovamente attraccare sulla terra ferma. Con il sole che è ormai andato a dormire dietro il Golfo, l’amarezza dell’ennesimo insuccesso sportivo e il vanto, da parte loro, di aver nuovamente rappresentato Torre Annunziata oltre i confini cittadini.

Testo a cura della redazione

Foto Davide Gallo