Ultima giornata del girone di andata, in campo si incontrano Carpi e Bari prima della sosta invernale dalla quale si riprenderà solo verso la fine di gennaio. Presenti sugli spalti poco più di 2.000 persone, abbonati compresi. Nella curva del Carpi il tifo si concentra solo nella zona centrale, mentre per tutto il resto del settore si registrano parecchi posti vuoti. Un tamburo e 4/5 bandieroni contribuiscono a irrobustire la loro prova, durante la quale si daranno da fare per incitare la squadra, cercando di sopperire con tanto impegno e buona volontà ai numeri ridotti.

Rispetto alla mia ultima presenza da queste parti, non si vede più lo striscione IRRIDUCIBILI CARPI: un comunicato uscito tempo addietro infatti, ha reso nota la loro volontà di sciogliersi data la mancanza di condizioni per proseguire, ma sono presenti ugualmente ad incitare la squadra.

Buona la partecipazione corale al tifo, contraddistinto anche da un paio di cori offensivi contro un ex dirigente e contro il Modena che, dopo un inizio di stagione travagliato, da un paio di mesi è stato radiato dal campionato di Serie C con conseguente istanza di fallimento.

La presenza barese si aggira invece a circa 350 unità con due pullman arrivati dalla Puglia. Si dispongono al centro del settore ospiti con lo striscione SEGUACI ai lati del quale trovano posto RE DAVID BARI, DIFFIDATI PRESENTI e BULLDOG BARI. Parecchie bandiere a due aste e bandieroni che fin prima dell’inizio della partita e fino alla fine, compreso l’intervallo, non smetteranno un attimo di sventolare.

L’incontro finisce 0-0 con entrambe le squadre che si dirigono verso i rispettivi settori a salutare i loro tifosi, a maggior ragione che per un mese la serie B osserverà – come detto – una lunga pausa.

Testo di Luigi Bisio. 
Foto di Francesco Passarelli.