Carpi-Cesena 1-2, Serie B 2013/14

Carpi-Cesena 1-2, Serie B 2013/14

La serie B offre una scontro tra due squadre che guardano, consapevoli della loro forza, le parti alte della classifica, ben sapendo che un derby del genere ha una valenza importante pure sul piano dell’entusiasmo e dell’autostima.

Incontro parzialmente rovinato dall’abbondante pioggia che cade sia nell’immediato prepartita, sia durante gran parte della prima frazione di gioco. Se il terreno di gioco fa fatica ad assorbire l’acqua, trasformandosi in alcuni punti in un vero e proprio pantano, anche sugli spalti non c’è il pubblico delle grandi occasioni, vista la giornata che non invoglia i soliti indecisi a prendere la via dello stadio. Pubblico che comunque non manca e fa fino in fondo il proprio dovere. Il neo subito evidente è l’assenza forzata dei non tesserati cesenati: sia le WSB che gli Sconvolts non possono essere presenti vista la loro decisione di non tesserarsi e visto che per questo incontro non vale la linea di portarsi un amico. Niente “1+1”, perciò nessuna presenza dei non tesserati della Curva Mare.

Carpi-Cesena 1-2, Serie B 2013/14

Carpi-Cesena 1-2, Serie B 2013/14

La tifoseria di casa entra nel proprio settore pochi minuti prima dell’inizio della partita; vengono attaccate diverse pezze ed un buon gruppo di ultras si sistema dietro di queste. In curva sono presenti gli Irriducibili con il loro lungo striscione ed un paio di pezze a contorno.

I Cesenati non sono pochi ma il loro tallone d’Achille è la quasi assenza di ultras, così il tifo parte in alcuni casi dagli ex Bellaria (ora 1988) che si sistemano dietro la loro pezza, ma continuità, incisività e costanza non possono essere espresse in pieno. Ad aprire le danze sono comunque gli ospiti che mettono in chiaro i rapporti esistenti tra le due tifoserie: “Romagna alé, Emilia merda” è il coro d’apertura della giornata, e la risposta si tramuta in una serie di gesti e fischi che lasciano poco spazio all’immaginazione.

Carpi-Cesena 1-2, Serie B 2013/14

Carpi-Cesena 1-2, Serie B 2013/14

Il tifo pende dalla parte dei padroni di casa. A livello coreografico c’è ben poco da segnalare, la pioggia è un nemico dichiarato e, a parte qualche bandiera, poco altro viene offerto. Il tifo dei Carpigiani è continuo, vecchio stampo nel senso positivo del termine, con un paio di lanciacori che coordinano il tifo e con il settore che non fa mancare il proprio apporto. Il tifo è praticamente concentrato solo sulla squadra, davvero pochi fronzoli, cori e battimani si alternano e si accompagnano con costanza. Quando la pioggia cala un po’ d’intensità, il settore visivamente prende forma con quelle persone, non certo poche, che avevano trovato rifugio nella parte bassa, sotto i gradoni, dove un minimo di riparo è assicurato e contemporaneamente anche la visuale della partita, pur non essendo ottimale, non è neanche del tutto impedita.

Carpi-Cesena 1-2, Serie B 2013/14

Carpi-Cesena 1-2, Serie B 2013/14

A passare in vantaggio è la squadra di casa, ma il Cesena trova il gol del pareggio proprio nel momento della sciarpata dei biancorossi, la quale viene interrotta e successivamente ripresa, ma senza quello spirito che ne aveva contraddistinto la partenza.

Nella ripresa si affaccia sullo stadio un timido sole che, pian piano, prende il posto dei nuvoloni neri di gara; il pubblico ne beneficia e finalmente vengono chiusi gli ombrelli, lasciando le mani libere per incitare i ventidue in campo. Ora anche gli Irriducibili possono offrire il proprio contributo. I numeri sono quelli che sono, ma qualche coro viene comunque offerto, anche se in casi come questo, probabilmente, sarebbe più opportuno che dai due settori si alzasse il medesimo coro, invece i Carpigiani offrono praticamente un tifo separato sia per quanto riguarda la location, sia per quanto riguarda il coro offerto.

Carpi-Cesena 1-2, Serie B 2013/14

Carpi-Cesena 1-2, Serie B 2013/14

I bianconeri si fanno sentire ad intervalli. Viene pure abbozzata una sciarpata, per il resto le bandiere cominciano a spuntare sempre più spesso e volentieri ed anche i cori sembrano essere più continui e partecipativi. I Cesenati continuano a rimarcare la loro provenienza, esaltano la Romagna in tutto e per tutto, mentre gli Irriducibili storpiano, come da tradizione, “Romagna mia”.

Il Carpi sul terreno di gioco resta in dieci per una espulsione evitabile, la squadra non si scompone e cerca di tener testa al quotato Cesena. Il tifo vive delle fiammate che si susseguono sul terreno verde, la partita è particolarmente viva ed il sostegno sugli spalti non può certo mancare. Sul filo di lana è il Cesena che conquista l’intera posta in palio, ma probabilmente il Carpi avrebbe meritato qualcosina di più. Sicuramente sugli spalti gli ultras biancorossi hanno onorato l’impegno. Peccato per la forzata assenza degli ultras non tesserati della Curva Mare che ha tolto “pepe” ad una sfida comunque interessante ma monca di alcuni suoi sicuri protagonisti.

Testo e foto di Valerio Poli.