Sfida tra le ultime due della cadetteria questo sabato al Cabassi di Carpi, due squadre affamate di punti che non possono permettersi più di sbagliare.

Sono circa 2.500 i presenti nell’impianto carpigiano, grazie anche al buon colpo d’occhio offerto dai distinti, con la presenza di numerose scuole calcio affiliate alla società di casa, fatte sfilare tra il primo ed il secondo tempo all’interno del terreno di gioco.

Solito quadrato di fedelissimi dietro i drappi di Guidati dal Lambrusco e Quarantunozerododici, questi ultimi con lo striscione capovolto. Prestazione più che onesta la loro: non c’è tanta gente ma hanno due tamburi che aiutano e non poco il sostegno della Bertesi-Siligardi verso i loro beniamini: anche quando si ritrovano sotto con il risultato, i tifosi di casa non si perdono mai d’animo.

Nella ripresa apprezzabile la costanza nel cantare lo stesso coro per almeno dieci minuti, dopo la rete del 2-1 del Carpi, e fra i tanti cori levati al cielo, non può mancare un omaggio agli amici diffidati. Dietro ai rispettivi gruppi si vedono alcuni bandieroni mentre, in zona GdL, al fischio finale viene abbozzata anche una sciarpata.

Circa 200 i tifosi del Padova presenti in curva ospiti, presenza in “stile british” la loro, eccetto 2-3 bandierine del gruppo Ultras Padova ed una bandiera di club (col relativo striscione) offrono poco altro al colore. Il loro punto di forza è chiaramente il sostegno con vari cori secchi, ma si aggiungono cori “classici”, cantati per tutta la partita.

Nel secondo tempo la partenza è un po’ in sordina, ma il settore resta animato per la quasi totalità della ripresa seppure in qualche occasione, vista la mia posizione praticamente dall’altra parte dell’impianto, si sentano poco o nulla.

I ragazzi in curva ospiti provano in tutti i modi a spingere il Padova al pareggio, ma al 90° minuto dicono basta e levano tutte le pezze in chiaro segno di contestazione (col 2-1 finale, il Padova scende all’ultimo posto in classifica). Al fischio finale chiamano la loro squadra sotto il settore per un colloquio: per quelli pronti a puntare il dito sugli ultras, bene specificare che il tutto avviene in modo assolutamente pacifico.

Francesco Passarelli