Derby dal sapore antico quello tra Casarano e Brindisi, che si affrontano con l’intento di incalzare le prime posizioni del girone e continuare ad alimentare le rispettive speranze promozione. Come avviene da diverso tempo, anche per questa gara – a fronte dell’immenso settore ospiti del Capozza – i biglietti a disposizione degli ospiti sono solo centoventi. Inutile commentare quanto il teatrino dei divieti, delle restrizioni e delle limitazioni sia diventato osceno e vergognoso, a tal punto da rappresentare ormai la consuetudine. Simil trattamento, del resto, spettò anche ai tifosi rossazzurri nella gara d’andata, quando la trasferta venne consentita solo qualche ora prima del fischio d’inizio e i tagliandi messi a disposizione furono addirittura novanta.

L’ingresso dei brindisini scalda gli animi, in particolar modo con la tribuna attigua. Sfottò e invettive piovono copiose, costringendo il servizio d’ordine a smorzare gli animi. Successivamente le tifoserie scaldano i propri motori e cominciano a sostenere con compattezza e continuità le squadre in campo. La curva di casa apre le danze con una cartata retrò, mentre anche il gruppo presente in Distinti rumoreggia, contribuendo a infuocare l’ambiente ed esponendo lo striscione “Ogni tanto qui ritorna, questo cervo con le corna”. Il sostegno degli ultras casaranesi è continuo e si dipana per tutto lo svolgimento del match, nel tentativo di portare la squadra alla vittoria.

Sul fronte opposto i biancazzurri non si fanno certo pregare e offrendo un costante sventolio dei loro pregevoli vessilli, colorano la propria prestazione facendo quadrato e dando fiato alle proprie ugole con canti tenuti a lungo e battimani stilisticamente perfetti.

La cornice di pubblico è più che discreta, a dimostrazione di come nel centro salentino il Casarano sia una vera istituzione e malgrado gli anni della Serie C siano ormai lontani, riesca ancora a suscitare interesse ed entusiasmo.

In campo le squadre danno vita a una contesa tutt’altro che interessante, con gli ospiti che trovano il vantaggio nella ripresa, facendosi però riprendere dai padroni di casa nel finale. Un punto per uno che non accontenta proprio nessuno, con il divario dalla capolista Cavese aumenta ancor più riducendo di molto i sogni di gloria di entrambi i club.

In fase di deflusso si registra qualche momento di tensione, ma alla fine il servizio d’ordine riesce a contenere le esuberanze convogliando i brindisini verso la strada di ritorno. Complessivamente il Girone H si conferma come quello più interessante e attivo, da un punto vista calcistico ma soprattutto per quanto riguarda la contesa del tifo organizzato.

Foto Davide Gallo

Testo a cura della redazione.