Caserta contro le diffide
“Testa alta, cazzo duro. Ci rivedremo in futuro”. Cinque mesi dopo. Dodici diffide. Chirurgiche. Un taglio netto, mirato a disorientare una Curva impegnata negli ultimi anni a rinsaldare le fila dopo l’atteso ritorno tra i prof e gli oltre 20 anni di serie D. Un brutto risveglio per gli ultras Casertani. Tutti nomi eccellenti, pilastri del tifo organizzato della città della Reggia, colpiti in pieno. Provvedimenti di cinque anni e tre anni che hanno raggiunto soprattutto chi di solito siede sulla vetrata a trascinare il resto del muro rossoblu.

Un fulmine a ciel sereno, visto che i Daspo riguardano presunti fatti registratisi in occasione di Salernitana-Casertana dello scorso 9 maggio. La mannaia colpisce ancora il mondo ultras casertano. Lo scorso febbraio erano stati 7 i provvedimenti della medesima portata che avevano raggiunto militanti della Curva della sponda cestistica di Caserta, dopo un caldo prepartita con gli altri rivali di sempre dei casertani, la Virtus Roma. Disorientamento e rabbia si respirano nei pressi dello stadio “Pinto”. Proprio lì gli ultras hanno esposto uno striscione emblematico che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni.

Giuseppe Frondella.