La partita del “Pinto” di Caserta, dove i locali rossoblu ospitano il Bisceglie, ricalca più o meno il copione divenuto classico in questa stagione. La Casertana cerca la spinta decisiva per uscire dall’impasse di questa stagione nata sotto una cattiva stella, sfruttando magari il fattore campo e la minor esperienza della neopromossa pugliese, anche se poi il verdetto del campo sarà di nuovo inclemente.
Anche sugli spalti lo scenario è lo stesso dell’ultimo periodo, con il totale degli spettatori che continua a scendere inesorabilmente: l’asticella dei 1.000 spettatori viene ulteriormente rivista al ribasso, con ampi spazi vuoti in tutto lo stadio; resiste invece il versante ultras che, seppur con qualche evidente defezione, si compatta bene a centro settore, sfoderando una buona dose di colore, con una bella sciarpata e un paio di bei bandieroni che sventolano con continuità, assieme il solito armamentario di voce e mani a sostegno della squadra. Anche la tifoseria casertana, come tante altre in tutti gli angoli dello Stivale, espone una pezza con il volto di Federico Aldrovandi, dopo il recente divieto comminato agli spallini a Roma di introdurre una bandiera in ricordo della giovane vita spezzata da un abuso di polizia.
I pugliesi giungono invece in Campania in quasi una cinquantina, autori di un buon tifo, molto colorati anche loro attraverso qualche bandiera e tre bandieroni più grandi, uno dei quali in memoria del compianto capitan Di Bari. Al triplice fischio finale, potranno esultare per la vittoria di misura grazie ad un goal su calcio di rigore, assegnato alla fine del primo tempo e realizzato dall’attaccante croato Jovanovic.
Foto di Giuseppe Scialla.