Si gioca di sabato alle 17:30 questo importante scontro-salvezza della ventesima giornata tra Casertana e Latina. La compagine di casa si trova giusto a un posto di distanza dalla bagarre dei play out, gli ospiti in quart’ultima piazza e per quanto sia Taranto che Turris abbiano sul groppone tanti punti di penalità e una situazione societaria tutt’altro che serena, sarebbe sempre meglio evitare ogni coinvolgimento grazie anche ai punti in palio quest’oggi.

Torno a Caserta dopo un paio di anni e l’orario mi agevola evitandomi un’alzataccia. Arrivo nella città della Reggia con un paio di ore d’anticipo e come quando si manca da svariato tempo in qualsiasi posto, tutto sembra nuovo ma basta poco per riprendere confidenza con le strade dove, infittendosi man mano, le scritte degli ultras rossoblù accompagnano verso lo stadio.

Un piacevole sole scaldare questo sabato prenatalizio e senza accorgermene arrivo allo storico “Alberto Pinto”, un po’ troppo bistrattato e lasciato all’incuria a vantaggio del progetto di un nuovo impianto, ma che conserva come uno scrigno preziosi ricordi, come la prima partita in cui vi feci visita: un intrigante play out di serie C Casertana-Frosinone della stagione 95-96 con la presenza ciociara ospitata nella curva opposta all’attuale settore riservato alle tifoserie avversarie.

Il tempo a disposizione mi permette un ultimo giro all’esterno, passando davanti alla lapide dell’indimenticato Davide Fusco, grande tifoso rossoblù scomparso a soli 29 anni.

Mentre cala la notte entro a vedere dal vivo le due tifoserie: sul versante campano è presente un grosso striscione, “MERITIAMO RISPETTO”, che la dice lunga sul momento particolare della compagine rossoblù e alla cui sinistra, trovano posto alcune “pezze” in onore dei diffidati e di un paio di ragazzi scomparsi, tra cui lo stesso Davide.

A ridosso dell’inizio, il settore casertano ingrossa i numeri, mentre il settore ospiti risulta ancora semivuoto, privo di ultras laziali. Sicuro di una loro presenza e consapevole di come operi la polizia in questi contesti, mi dedico inizialmente alla tifoseria di casa che, pur non facendo nulla di particolare, si rende comunque protagonista con dei cori sia d’incitamento che a chiedere una vittoria per scacciare la crisi in agguato. I primi minuti vedono poderosi battimani a sostenere una discreta intensità corale e finalmente, dopo una buona ventina di minuti, ecco fare il loro ingresso, bandiere al vento, una settantina di ultras pontini. Appena arrivati intonano cori contro i casertani, facendo gestacci ed accendendo una torcia, prontamente ricambiati dai dirimpettai. I neroblu sistematisi all’angolo del settore, tengono a mano lo striscione “LATINA” con al di sopra lo stendardo “PER CHI VA A FIRMARE”, mentre uno stendardo e qualche bandiera aggiungono quel tocco di colore in più.

La partita degli spalti può finalmente cominciare, i casertani prontamente alzano i decibel e ne consegue un confronto di tifo davvero continuo, con ottimi battimani su entrambi i fronti, anche se agli ospiti hanno qualche merito in più in termini di colore. Nel secondo tempo la partita sugli spalti si va più viva: al minuto cinquantasette Vona segna il gol del vantaggio ospite su azione di calcio d’angolo, il settore ovviamente esulta, inneggiando alla squadra con diversi battimani sempre accompagnati magistralmente da un grosso tamburo; i casertani, duri a morire nonostante lo svantaggio, continuano ad incitare la squadra cercando di spingerla almeno al pareggio, effettuando inoltre un numero considerevole di battimani.

Nella parte centrale della seconda frazione c’è da menzionare l’accensione di una torcia a dar maggiore risalto al tifo dei pontini, mentre nel settore di casa viene esposto lo striscione: “UN MESE È PASSATO… IL TUO RICORDO PER SEMPRE VA ONORATO!”. Poco dopo questo messaggio a firma “FB’81”, se ne alza un altro questa volta firmato “CASERTA ULTRAS” dedicato ad un gradito ritorno allo stadio, stesso tema su cui, a loro volta, si pronunciano gli stessi “FEDAYN BRONX”.

Gli ultras ospiti, galvanizzati dal vantaggio, tifano decisamente bene, sfornando degli ottimi battimani ad accompagnare cori sempre più lunghi e di buona intensità, qualcuno contro i casertani che rispondo colpo su colpo, ma senza mai smettere d’incitare la propria squadra. Qualche piccola pausa ma più per l’esposizione degli striscioni che altro, compensata nei minuti finali dall’accensione di una torcia.

A due minuti dalla fine ci pensa Riccardi a chiudere definitivamente il match con il più classico dei contropiedi. La tifoseria laziale esulta mentre i casertani, dopo un periodo di smarrimento, riprenderanno a tifare cercando di portare a termine la loro personale prestazione. Solo per sé stessi. Accendendo una torcia e lanciandola nel terreno di gioco, quasi a far d’apripista per una contestazione inevitabile.

Al triplice fischio finale i sostenitori ospiti hanno appena il tempo per esultare prima che gli incalzanti funzionari di Stato li invitano a uscire anzitempo, ma trovano comunque il tempo per scambiare ancora qualche coro con la tifoseria casertana. Quest’ultima, dopo aver risposto quasi per dovere agli ospiti, fa partire qualche coro di contestazione contro la squadra agganciata in classifica proprio dai pontini a venti punti e catapultata in piena zona play out.

Non mi aspettavo niente di trascendentale da questa partita tra due squadre nei bassifondi, invece le due tifoserie hanno stupito per attaccamento alla maglia e l’incitamento costante per tutta la durata dell’incontro. Posso dunque uscire dal “Pinto” soddisfatto per la giornata che prosegue con gli amici e colleghi Davide e Imma prima che un “Frecciarossa” rigorosamente in offerta mi riporti a casa in orario decente, pronto a ripartire in questa domenica di partite e divertimento.

Testo di Marco Gasparri
Foto di Marco Gasparri e Imma Borrelli