Al Pinto di Caserta va di scena un match che si preannuncia molto interessante, sia dal punto di vista calcistico che dal punto di vista ultras, come infatti poi sarà. Arrivato in città trovo parcheggio e noto subito nei pressi dello stesso, una decina tra macchine e furgoni leccesi che si dirigono verso il settore ospiti. Evento che mi sembra subito strano dato che di solito gli ospiti non transitano di là. Non so se ci sia stato un errore sulla scelta del percorso, se la cosa sia stata voluta, se più banalmente il servizio d’ordine non sia riuscito a filtrare adeguatamente i diversi tifosi pugliesi sopraggiunti all’ombra della Reggia, fatto sta che mentre mi dirigo nei pressi dello stadio, scorgo in lontananza scene di concitazione, con alcuni agenti di poliziotti che dividono due gruppetti di tifosi. Non mi viene permesso di avvicinarmi, le cronache poi racconteranno di altri tifosi del Lecce che si sono imbattuti con i padroni di casa dando luogo ad alcune scaramucce.

Quando entro in campo nel settore ospiti non sono presenti ancora gli ultras. L’aria è tesa e si sente, così come si vedono i casertani presenti affacciarsi di tanto in tanto verso l’esterno, evidentemente richiamati da altri movimenti in corso per le vie adiacente fra ultras delle due squadre.

La prima mezz’ora vede protagonisti solo i casertani sugli spalti, infatti gli ospiti si attardano ancora all’esterno. Poi, dopo circa trenta minuti, fanno appunto il loro ingresso anche gli ultras ospiti, salutati  al loro arrivo dall’ovazione dei tifosi già presenti all’interno del settore ospite. Partono subito forte i salentini, con gli ultras che danno subito quella spinta decisiva, quel piglio che senza di loro era mancato. In barba a ciò, in campo è però la squadra campana a passare in vantaggio. In tutto questo scenario, anche i casertani si distinguono per un ottimo tifo, rendendosi soprattutto protagonisti di una bella sciarpata.

Nel secondo tempo, a dire il vero, il tifo cala un po’ di intensità in entrambi i settori. Sono due modi di tifare diversi, tamburo e cori cantati tra i “Falchetti”, molti più cori secchi o a ripetere per i leccesi, mentre la pirotecnica non manca in nessuno dei due settori. La partita si trascina così fino al suo epilogo, con i casertani che si impongono per una rete a zero, con umori ovviamente e diametralmente opposti fra le due fazioni, con la Casertana che festeggia un ingresso in zona playoff che ha dell’esaltante, dopo un avvio di stagione a dir poco disastroso, in cui ha lungamente annaspato nei bassifondi della classifica, meno felici i sostenitori giallorossi, anche se il margine di distanza dalle inseguitrici resta ad un rassicurante +4.

Testo di Emilio Celotto.
Foto di Emilio Celotto e Giuseppe Scialla.

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