Quando mi capita di pensare al movimento ultras ripenso sempre ad una scena di un film cult di Robin Williams, ovvero “L’attimo fuggente”, dove il professor Keating invita i suoi alunni a salire sui loro banchi per vedere il mondo da angolazioni diverse, in modo da poter capir meglio qualcosa che credono di conoscere, semplicemente guardandola da un’altra prospettiva.

Ci troviamo quest’oggi allo stadio Azzurri d’Italia di Castellana Grotte per il match di Prima categoria tra i locali e l’Ideale Bari; un impianto molto carino con una bella tribunetta coperta ed un settore ospiti purtroppo inagibile: in più si segnala la limitazione a cento unità nell’unico settore occupabile, ragion per cui altre tifoserie di questo girone non hanno potuto seguire la propria squadra in questo campo a causa di questo inghippo burocatrico, ma questa è un’altra storia.

Dopo il divieto di Mottola (il settimo consecutivo in provincia di Taranto dopoi fatti di Paolo VI), i baresi si presentano in circa 40 unità un’ora prima della partita, proprio per evitare questo tipo di problema. Con i ragazzi della Vecchia Guardia di Castellana vige un bel rapporto di cordialità e rispetto creatosi proprio negli anni delle frequentazioni comuni in Curva Nord a Bari: in un girone B che mai come quest’anno brulica di tifoserie, è sempre bello trovarsi davanti qualcuno con cui confrontarsi e poter condividere una passione pulita e vera.

Dopo i vari saluti di rito comincia un bel match sugli spalti che vede da un lato i biancoblu tifare alla vecchia maniera italiana, con tamburo e sciarpe, e dall’altra i baresi con uno stile più british fatto di manate e cori secchi: condividere una tribuna così vicini non è mai facile quando si vuole fare tifo ad una certa maniera, ma entrambe le parti si faranno valere supportando il proprio team.

Sul campo la partita è vibrante e vede l’Ideale passare in vantaggio con un gol di rapina del proprio attaccante, per poi vedere il punteggio ribaltarsi in pochi minuti come nelle più classiche partite di queste categorie.

Il secondo tempo il tifo è continuo da entrambe le parti e la partita in campo si surriscalda a tal punto che il match viene interrotto per qualche minuto a causa di qualche scaramuccia sul terreno di gioco: qui accade l’incredibile, con le forze dell’ordine che si interpongono tra i due gruppi temendo qualche problema, mentre entrambe le parti mostrano assoluta maturità rimanendo al proprio posto.

Forse in un’altra provincia non sarebbe andata così e credo anche che è normale che certe cose non vadano sempre in una certe maniera, ma quando di fondo c’è un rispetto vero ecco che l’indole ultras si dimostra superiore a qualsiasi cosa possa accadere sul campo.

Alla fine saranno i baresi a festeggiare una bella vittoria che li rilancia in classifica, anche se a fine gara chiederanno comunque alla squadra lo stesso impegno, continuo e costante per le future partite.

Non mi piacciono assolutamente frasi come “gli ultras vincono sempre” con tutta la retorica che gira attorno a questi slogan, in quanto ritengo che essi debbano semplicemente cercare di essere sempre presenti per difendere la loro città e nient’altro, ma oggi devo ammettere che la coerenza dimostrata sugli spalti è stata esemplare e merita quanto meno un plauso.

Ora i baresi sono attesi da un mese durissimo con le trasferte di Crispiano e Grottaglie, che saranno quasi certamente vietate: affrontare un campionato sapendo già come andranno certe situazioni non è per nulla facile, soprattutto considerando che la squadra senza i suoi supporter al seguito, nelle partite vietate, ha collezionato 6 sconfitte e 1 pareggio, quindi dovranno necessariamente capire come venire a capo di una situazione che sembra divenuta un vicolo cieco.

Testo di Rocco Denicolò
Foto di Tino Chinnì