Rimandato a data da destinarsi il debutto casalingo nel proprio stadio per i tifosi del Cattolica, a causa dei lavori di adeguamento e sicurezza imposti della lega di Serie D. La squadra giallorossa, dopo aver disputato la prima partita ”casalinga ” sul terreno dello stadio di Santarcangelo, quest’oggi, per la gara contro la capolista Recanatese, ha dovuto ancora traslocare, trovando disponibilità allo stadio di Savignano. 

È una situazione che si dovrebbe risolvere a breve, perché i più penalizzati sono ovviamente i tifosi del Cattolica che, giustamente, pretendono di disputare le partite nel loro stadio. Non a caso, i ragazzi giallorossi espongono durante la partita un eloquente striscione in merito all’argomento stadio. 

Nonostante questa situazione, i ”Catulghin” si presentano belli compatti poco prima del fischio d’inizio e si sistemano nella zona della tribuna a loro riservata. Questo campionato di Serie D porterà loro entusiasmo e partecipazione, e il girone li porterà a viaggiare in trasferte emozionanti, trovando di fronte tifoserie navigate come Chieti, Giulianova e Campobasso, giusto per citarne alcune, cosi come la stessa Recanatese.

Proprio a proposito dei recanatesi, di recente, tramite un comunicato del gruppo guida degli Irriducibili, hanno comunicato la volontà di non seguire più la squadra dopo 15 di presenza costante e assidua. 

Al seguito della squadra marchigiana c’è un manipolo composto da una ventina di ragazzi, ben raccolti dietro un paio di pezze; mani spesso e volentieri al cielo, non hanno avuto soste, sostenendo, dall’alto della posizione in classifica, la loro squadra. 

Stesso discorso per i ragazzi giallorossi del Cattolica che, aiutati nel ritmo dei battimani da un tamburo, hanno cantato e sostenuto la loro formazione nell’arco dei 90 minuti, nonostante la posizione in classifica non sia delle migliori.

Tra le due tifoserie non c’è stato nessun problema, ed entrambe hanno sostenuto la propria squadra. 

Non sono mancati da parte cattolichina cori a favore dei propri diffidati e dei ragazzi di Rimini, presenti al loro fianco per rinsaldare il forte legame di amicizia che lega le due tifoserie. 

Adesso la formazione del Cattolica avrà due trasferte consecutive, poi tutti si augurano che per il 13 ottobre ci possa essere finalmente il debutto tra le mura amiche; anche perché, nel lungo viatico verso la salvezza, sarà importante ritrovare il calore, l’unità, la compattezza e la passione dei tifosi.Gli stimoli non mancano. Oltre al ritorno in Serie D dopo tanti anni, c’è anche la ricorrenza di un importante anniversario: nel lontano 1979, esattamente 40 anni fa, nasceva a Cattolica il primo gruppo ultras cittadino, il Commandos Tigre. A Cattolica il connubio tra vecchie e nuove leve ha sempre portato risultati, e festeggiare 40 anni di vita ultras è un segnale importante del valore del lavoro fatto da quattro decenni a questa parte.

Gilberto Poggi