Dopo una giornata a porte chiuse e la trasferta di domenica scorsa in quel di Francavilla in Sinni, la Cavese ritorna a giocare al “Simonetta Lamberti” dinanzi al suo pubblico. Oggi, infatti, è in programma una sfida ad “alta quota” che vede impegnati i metelliani contro la forte e ostica formazione del Casarano, squadra anch’essa costruita per puntare alla vittoria del campionato di serie D del girone H.
In realtà i giorni precedenti alla gara sono stati particolarmente movimentati e per un attimo si è temuto che anche questa partita si sarebbe disputata senza spettatori. Nella mattinata di venerdì, infatti, la Cavese ha ricevuto una comunicazione da parte della prefettura che sanciva la chiusura dell’impianto di via “Mazzini”, decisione che poi è stata parzialmente rivista in seguito all’immediato ricorso al TAR da parte della società metelliana e che ha determinato la chiusura della sola Curva Sud “Catello Mari”.
Per tali ragioni, in via del tutto eccezionale, il tifo organizzato oggi si ritrova nei distinti, settore tra l’altro che ha visto nascere oltre quaranta anni fa i primi gruppi ultras cavesi e che per queste stesse ragioni trasuda di storia, soprattutto per chi ancora oggi segue le sorti degli aquilotti. Dall’altra parte, in curva nord, i tifosi pugliesi si presentano in circa trenta unità, numero condizionato sicuramente dalla scelta della Curva Nord Casarano in blocco di non partire (come evidenziato nel comunicato del gruppo “Street Mentality ma anche in un comunicato del “Vecchio Stile”), per protesta appunto contro queste cervellotiche decisioni. Pochi dunque i presenti che, orfani del tifo organizzato, provano a farsi sentire in barba al numero esiguo, sventolando anche qualche bandierina, ma manca il cuore pulsante del tifo rossoazzurro e inevitabilmente si vede e si sente.
Nonostante tutto comunque, la cornice di pubblico si rivela discreta e non si può non notare la bella macchia blu che occupa gran parte della gradinata di casa. Gli ultras cavesi, infatti, all’entrata in campo delle formazioni si immedesimano in una bella coreografia che prevede una sciarpata e un bandierone che viene srotolato al centro del settore. L’effetto è sicuramente positivo ed è evidente come i distinti, rispetto alla curva, garantiscano una maggiore compattezza, oltre a facilitare la coordinazione del tifo.
Venendo alla gara in campo essa, come da pronostico, si conferma elettrizzante ed equilibrata con la Cavese che però riesce prima a siglare il gol del vantaggio su rigore e poi a raddoppiare all’inizio della ripresa. Purtroppo, per motivi lavorativi, sono costretto ad abbandonare anzitempo lo stadio perdendomi il gol ospite e il loro assalto finale alla ricerca del pareggio che però non arriverà. La partita si conclude così in favore della Cavese che, in attesa delle prossime e delicate sfide, blinda almeno per adesso il primato.
Vincenzo Amore